
Una gioia grande che rimane confinata nel cuore, nell’anima,
nelle radici del proprio essere. Dopo aver bevuto litri di candeggina, ora si
gusta il distillato del distillato. Brevi sorsi, ma intensi, che inebriano l’animo
biancoblù. Nessun clamore e poche concessioni all’apparenza, quasi per tenere
confinata una gioia grande che non può essere condivisa se non con un
selezionato numero di persone. I soliti compagni di avventure e, spesso, di
disavventure.
Le firme dei vincitori sul muro del museo saranno le tracce
indelebili che consegneranno questi splendidi ragazzi alla storia. Qualcuno ha
scritto sul web:”Ragazzi, ovunque voi andiate, rimarrete sempre qui con noi per
quello che avete fatto”. Di meglio non si poteva scrivere per ringraziarli.
Un amore grande che abbraccia anche e soprattutto Patrizia
Testa che ha saputo vincere il “biplete” quando ha capito che non servono i
campioni del mondo per arrivare in alto. Basta lei stessa.
Unica donna in Italia ad aver vinto due scudetti: con la
Juventus e con la Pro Patria.
Con lei il suo fido scudiero Sandro Turotti che si è tolto
la soddisfazione di vincere il campionato e lo scudetto dopo che qualcuno aveva
suggerito di affiancargli un “tutor” che lo potesse orientare in una categoria
a lui poco nota. Beata ignoranza ci viene da dire.
Dopo la vittoria di sabato scorso, il direttore generale si
è tolto i sassolini dalla scarpa e forse avrebbe potuto togliersene anche altri
nei confronti di quei “quasi tutti” che avevano sentenziato la sconfitta della
Pro Patria a favore del Rezzato per una mancanza di attaccanti in casa tigrotta. Nel passato la vittoria
aiutava a dimenticare i nomi e i volti, Facebook è però implacabile e ricorda
per sempre i nomi e i cognomi di chi ora giustamente festeggia, ma che forse potrebbe
rendere merito a Turotti con diversa attenzione confessando l’errore di
valutazione.
Mister Javorcic a fine finalissima ha fatto sapere che: "Forse non tutti si rendono ancora conto dell'impresa che abbiamo compiuto". In realtà, i tifosi veri se ne sono resi conto dopo aver seguito i tigrotti in paesi sconosciuti ma con squadre dure come l'acciaio. Se ne sono resi conto dopo aver avuto la certezza che il girone B è il più competitivo d'Italia, tanto che prima dei tigrotti non era stato certamente il caso ad incoronare il Monza quale campione di Italia. Un girone altamente competitivo dimostrato dai fatti e dagli addetti ai lavori che se avessero potuto scegliere in quale girone inserire la propria squadra non ci avrebbero pensato "diciannove"volte per scegliere altra collocazione, anche per non incontrare i tigrotti.
Intanto, oggi alle 12 la Pro Patria salirà nell’ufficio del
Sindaco Antonelli per ricevere i complimenti dell’amministrazione comunale per
l’impresa del “Biplete”. Cerimonia aperta ai tifosi.
Ci si augura ancora una volta che alle parole di stima nei
confronti dei tigrotti e della presidentessa Patrizia Testa possano far seguito
i fatti.
Fatti che dovrebbero essere conseguenza automatica delle
promesse fatte dalle diverse amministrazioni comunali in relazione
alla consegna di campi di allenamento per le giovanili bustocche, ma che al
momento sono ancora in fase di stand bye. E di tempo ne è passato tanto. Troppo!
Flavio Vergani
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