
La normalità in casa tigrotta garantisce serenità e quando non si hanno pensieri in testa il tempo vola.
Serenità che non è propria del mondo del calcio odierno che naviga a vista tra fallimenti societari in tutte le categorie, campionati decisi dai tribunali con sentenze molto opinabili ( vedi promozione del Parma, nonostante due anni di squalifica ad un suo tesserato reo di aver tentato di aggiustare l'ultima partita), minacce di retrocessione poi risolte a tarallucci e vino(Chievo) e società che inseguono il ripescaggio da sempre per poi accorgersi che per essere appesi all'amo serve scucire 300 mila euro per pagare la ONG che ti toglie dalle onde della serie D(Como).

Questo sarebbe il nuovo corso del dopo non mondiale? Grassa risata.
Da notare anche la "chicca" relativa ai gironi di Coppa Italia diffusi a metà. Ossia, si sa che la Pro Patria giocherà con il Gozzano, ma l'altra squadra è al momento top secret in attesa di capire chi ha voglia, soldi e tempo per iscriversi alla serie C. Più che nascere questa nuova stagione sembra essere un aborto.
Vista la situazione, la Pro Patria meriterebbe almeno la serie B d'ufficio, visto che ha la squadra è pronta fin da inizio Giugno, dispone di un campo e uno stadio a norma ( e a breve anche di allenamento, pagamenti regolari e puntuali dei tesserati e la maglia più bella d'Italia. Cosa manca per essere promossi d'ufficio vista la realtà del momento?
A tale proposito Patrizia Testa ha giusto oggi pubblicato un mock up della nuova casacca con scudetto tricolore e numeri in versione "gold".
Manca il main sponsor e davvero fatichiamo a capire il motivo per cui non ci sia la coda per poter scrivere il proprio brand sulla storica casacca, vista la grande visibilità che la Pro Patria avrà in occasione dei 100 anni di vita. Miopia grave dei reparti marketing delle aziende locali.
Dulcis in fundo la questione supporter card. Quando si chiamava tessera del tifoso era stata data per morta, adesso ecco che rinasce con identità inglesizzata e lor signori dirigenti federali faranno sapere la meccanica del suo utilizzo, Le società e i tifosi attendono per poter sbloccare l'offerta e la sottoscrizione degli abbonamenti.
Anche qui, a Busto sarebbe anche tutto pronto, ma il dubbio che in Via Cà Bianca si corra troppo rispetto al compassato timing del palazzo sta diventando una certezza.
Flavio Vergani
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