La differenza rispetto a prima?
Che prima si sognava ad occhi chiusi e si piangeva ad occhi
aperti, oggi si vivono i sogni diventati realtà.
Prima i sogni erano lontani dalla realtà, oggi i sogni sono realtà.
Non è stato semplice spazzare via quell’alone unto e appiccicoso
che si era depositato sull’anima dei tifosi bustocchi.
Un deposito di pessimismo cosmico che era diventato terreno
per una serie di disavventure in grado di ossidare persino l’acciaio inox:
retrocessioni, mancate promozioni, trasferimento di ramo d’azienda,
calcioscommesse, deludenti campioni mondiali.
Una serie di disavventure che avevano incattivito i supporters
e tolto loro ogni speranza.
Non esisteva più l’ottimismo, qualsiasi novità apparisse all’orizzonte
veniva accomunata ad una bufala che non avrebbe portato a nulla di buono. Un
automatismo che, purtroppo, funzionava alla perfezione.
Un passato che ha lasciato un’eredità difficile da smaltire.
Chi, con i fatti sta spazzando via questi ricordi ha un merito doppio, anzi
triplo. Un’impresa ai limiti dell'impossibile.
Sono accadute e stanno accadendo tante cose belle, a volte
sembrano addirittura troppe per chi fino a ieri si accontentava del niente, perché
non esisteva il poco.
Una promozione, lo scudetto, un inizio di campionato folgorante,
sono i titoli principali di questo libro a firma Patrizia Testa che ha molte
pagine scritte a più mani.
Pensiamo a mister Javorcic, il perfetto sconosciuto, che
quando venne annunciato fece pensare alla solita scelta low cost del passato.
Oggi, abbiamo un bravo allenatore e di questi ce ne sono tanti, ma anche e
soprattutto un uomo speciale i cui valori morali ed etici sono una rarità. Peccato che pochi abbiano il privilegio di frequentarlo e di vivere la sua essenza, le sue radici che affondano nello stesso terreno di noi tifosi.
Pensiamo a Sandro Turotti che non convinse da subito e fece
pensare a qualche errore del passato con la scelta Bonazzi. Poi, la promozione
e lo scudetto, nonostante la mancanza di punte che gli venne contestata. Poi, l'ultima campagna acquisti con quelle scelte che non fanno i titoli dei giornali, ma fanno curriculum a chi sta vincendo tutte le presunte ( per gli altri)scommesse.
Un libro scritto anche da tante altre mani invisibili che
hanno aggiunto paragrafi tanto semplici quanto importanti. Uno su tutti, che
sembrerebbe valere poco ma vale molto, è trovare in tribuna stampa chi ti
consegna un biglietto con password e account del wireless. Un dettaglio che fa
la differenza perché nel passato molti giornalisti ospiti si stupivano della
mancanza. Un tocco di classe che si è ripetuto in sala stampa con le
credenziali esposte per un facile login. E’ davvero inconcepibile di come
ancora qualcuno possa non dimostrare gratitudine a questa società cogliendo
ogni pretesto per storcere la bocca. Le proteste per le code alla biglietteria
sono un esempio perfetto. Confondere la propria pigrizia con la presunta
disorganizzazione della società ,oltre che ingiusto, è anche ingiustificabile.
La disponibilità della segreteria della Pro Patria in sede di
prevendita è stata esemplare con ampie fasce orarie di apertura. Esiste una
soluzione comoda nel centro cittadino per l’acquisto del ticket al Bar Savoia.
Dove sta il problema? Si vuole capire che il calcio non è più quello di una
volta? Ci si vuole adeguare mettendo i tromboni nella custodia? Non si ha la
volontà di farlo? Nessun problema, si faccia la coda…ma in silenzio e senza
smadonnare contro la società. Anche perché si rischia la brutta figura, si rischia
il timbro di “old style”. Detto in parole povere, si rischia di fare la figura
del pirla.
Flavio Vergani
Dobbiamo essere fieri di quello che siamo e di quello che abbiamo. Un qualcosa che non è scontato come è sempre stato, chiedere a Varese, Legnano, Solbiate Arno, Gallarate.
Chi ha creato quel che abbiamo merita molto. Non per forza i "daneè", basta una parola che fa rima con "grazie", basta un sorriso, una stretta di mano. I soldi vanno e vengono, la riconoscenza è eterna, costa poco a chi la offre e vale tantissimo per chi la riceve.
Metti anche tu la firma sul libro della Pro Patria.
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