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 Solo la professionalità del Dottor Besnati che ha praticato il massaggio cardiaco, solo grazie alla presenza del defibrillatore, solo grazie all’Eliosoccorso intervenuto durante la partita Renate Pro Patria, hanno salvato la vita all’arbitro Serafino d'Alessandro di Carate Brianza, colpito da arresto cardiaco durante la partita amichevole tra Renate e Pro Patria ( che amichevole non era).  

In molti si sono chiesti come sia possibile che un’amichevole venga arbitrata da un oltre sessantenne, peraltro in evidente sovrappeso. 

In effetti questo non è possibile, gli arbitri federali possono avere al massimo 45 anni, devono essere in perfetta forma fisica, controllata tramite esami specifici di laboratorio, e devono superare test atletici che verificano la funzionalità cardiaca con test sottosforzo 
Per cui, come è possibile che un uomo di 64 anni in sovrappeso possa arbitrare un match di professionisti con ritmi di corsa e di resistenza non paragonabili a quelli di un arbitro senior? La risposta è molto semplice, tali amichevoli di amichevole non hanno proprio nulla, in quanto di fatto vengono assimilate ad un allenamento congiunto che esonera le società dal richiedere una terna arbitrale federale. Un modo per contenere i costi e evitare la burocrazia richiesta da una partita ufficiale. Ma la morte non fa distinzione tra test di allenamento, partita amichevole o gara ufficiale e presente il conto.
Da capire anche come un sessantraquattrenne possa accettare di arbitrare una gara di professionisti per un pugno di euro ben sapendo di non essere atleticamente all’altezza della situazione.

Questa volta è andata bene, visto che il signor Serafino d'Alessandro ha superato la crisi cardiaca, ma per guadagnare una manciata di euro da una parte e risparmiarla dall’altra il gioco vale veramente la candela?


Flavio Vergani



































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