Header


Brocchi prima e campioni adesso? No, ma anche si. Il calcio è questo. Equilibrio? Chi è costui? Motivo? La preoccupazione che spesso fa rima con contestazione, ma l’amore per i colori è fuori discussione sempre e comunque. Serve farsene una ragione, abituarsi e rispondere con i fatti alle critiche. Sempre con il sorriso sulle labbra. Funziona così da sempre.
Amore eterno garantito dai 431 fedelissimi che sono una parentesi bella di un’equazione vergognosa che ha come risultato il disinteresse di una città brava a parlare e criticare, ma immobile quando c’è da pagare. La passerella di Pro Patria Darfo Boario è stata pietosa, per fortuna siamo tornati nella normalità. Pochi e (quasi)tutti buoni.
Un film già visto, siamo all’ennesima replica e sale il senso di nausea.
Mister Javorcic, quello che sbaglia formazione quando perde e l’azzecca quando vince, ha intanto vinto la panchina d’oro per il miglior allenatore della serie D. Scontato visto che ha vinto il campionato per gli euroscettici, meritata per tutti gli altri.
Appunto, ha vinto il campionato e pure lo scudetto, ma la panchina d’oro è una conseguenza di questa vittoria e non una colpa.
Pensare che ha vinto proprio quel campionato che i corvi avevano già assegnato ad altri. Quelli forti, ricchi, che avevano tutto e di più per “asfaltare” la Pro Patria. Risultato? Panchina d’oro e scudetto a Busto, asfalto e catrame a Rezzato.
E così abbiamo accontentato anche l’amico Rabolini( anche noto come “Triestina”)che recentemente ci ha invitati a parlare dei “corvi” che aleggiano sullo Speroni.
Col Novara il 99% dei tifosi, scrivente compreso, si aspettavano l’imbarcata. Il risultato è stato diverso, per una volta possiamo dire che “hanno vinto” i giocatori e il tecnico che fa rima con il pronostico più popolare che diceva che “avrebbero perso”(sempre loro).
Ogni tanto serve il coraggio di starne fuori compreso che vive da troppo tempo sul delicato confine del ve l’avevo detto, senza far ben capire che cosa è stato detto. Questa squadra è da serie C, da serie D, da promozione o da retrocessione al netto del ritornello che si deve adattare? A cosa si deve adattare? A niente. Deve solo convincersi che nessuno è perfetto e tutti sbagliano: giocatori, arbitri, allenatori e persino i tifosi. Diversamente non esisterebbero i corvi parlanti quando si perde e latitanti quando si vince, i falsi profeti che pronosticavano il Rezzato e ora hanno il sogno spezzato.
Avanti Pro Patria!
Flavio Vergani

0 commenti: