Deludente e preoccupante prestazione della Pro Patria che perde per due a zero con la Juventus U23.
Deludente in quanto l'avversario non è apparso per nulla trascendentale, soprattutto nel primo tempo quando i bianconeri mai hanno occupato la metà campo tigrotta, senza che la Pro Patria approfittasse di tanta pochezza offensiva.
Preoccupante in quanto appena la Juventus ha prodotto un' azione offensiva degna di tale nome ha trovato subito il goal.
In pratica, la fotocopia di quanto avvenuto a Pontedera alla ripresa del gioco.
Per finire ecco l'ennesima "Manganata"con il portiere tigrotto che si lascia sfuggire un tiro non irresistibile partito abbondantemente da fuori area di rigore che ha regalato ai padroni di casa la rete del due a zero.
Dopodichè, a parte un tiro di Gazo all'84' e una girata di testa di Santana che ha favorito la rete di Molnar, poi annullata per fuori gioco, i tigrotti non hanno mai inquadrato la porta avversaria.
Una sterilità offensiva che, sommata all'infelice serata della difesa e alla poca ispirazione del centrocampo, hanno di fatto regalato alla Juventus il match.
Anche questa volta la ripresa del gioco dopo l'intervallo è stata fatale ai tigrotti. Un caso? No.
Errori fotocopia che non possono essere archiviati come "episodi". Le casualità sono figlie dell'imprevisto, ma se le stesse accadono spesso e volentieri devono essere classificate in maniera meno fatalista.
Non serve aver frequentato Coverciano per osservare che qualcosa non funziona nella squadra di mister Javorcic a partire dalla difesa che ha incassato ben 6 reti nelle 3 trasferte giocate. Un'aggravante è rappresentata dal fatto che anche questa volta si è subito reti a difesa ampiamente schierata e con un assetto di centrocampo che privilegia giocatori più di quantità che di qualità.
Un punto che meriterà senza dubbio una riflessione da parte dello staff tecnico.
Se, come in molti sostengono la squadra sta pagando lo scotto del noviziato nella serie superiore, non si capisce il motivo per il quale per superare questo delicato momento non ci si affidi a giocatori che meglio la conoscono. Come, per esempio i vari Zaro, Fietta e Disabato. Giocatori di valore noto e di esperienza provata che stranamente non sono ancora scesi in campo, o quasi.
Se una forza della Pro Patria è rappresentata dalla panchina lunga e se vale ancora la filosofia del "nessuno è titolare" ci sono motivi concreti per pensare ad un ampio turn over fin dalla prossima gara con la Pro Vercelli. D'accordo le coccole motivazionali, d'accordo il tempo di ambientamento alla nuova categoria, ma è anche giusto valutare alternative a chi per un motivo o per l'altro non sta offrendo garanzie.
Flavio Vergani
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