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Fino a poco tempo fa non si sapeva quando si sarebbe giocato, adesso non si sa dove si dovrà giocare.
O meglio, lo si sa, ma questo pazzo campionato mette alla prova anche la geografia.
In calendario c’era la Carrarese, squadra da sempre di Carrara, ma si è giocato a Pontedera. Questa sera tigrotti contro la Juventus, nota squadra di Torino che gioca ad Alessandria. Il Gozzano? Gioca a Vercelli. Intanto, settimana scorsa la Caronnese, squadra che dovrebbe essere di Caronno, gioca a Busto Arsizio. Girandola di date di inizio campionato, tourbillon di ricorsi, entropia geografica, queste le crazy emotion della serie C che nulla dà per scontato, se non il disordine e l’approssimazione nei quali è caduta.
Cocktail di orari improbabili corretti  in corsa con anticipi e posticipi per questioni logistiche, location che vanno e vengono, squadre di dilettanti che tentano il salto nei professionisti con budget impressionanti, rose composte da giocatori di grido, ma che non dispongono della risorsa più importante per fare calcio: uno stadio a norma.
Ecco allora il triste (e comico al tempo stesso) esercizio delle deroghe con permessi concessi per un breve periodo per giocare altrove, chissenefrega dei tifosi che dovranno spostarsi in orari improbabili e in giorni lavorativi per seguire la propria squadra del cuore. O, e forse qui si centra l’obiettivo, costringerli sul divano di casa a vedere la diretta di tale “Sport Tube”, ora ingentilitosi nel brand con un più raffinato “Eleven Sport”. Tutti a casa, olè!
Lo ha detto persino il mitico Giannino: “Allo stadio è tutta un’altra cosa…ma al posto di fare centinaia di chilometri va bene anche in televisione”. E, se lo dice lui...l'ultimo dei Mohicani.
Una soluzione che tenta anche di  giustificare il taglio dei gironi “ad minchiam” con squadre, come la Pro Patria, che viaggia in Sardegna e Toscana, ma non a Gorgonzola o a Monza.
Tornando a noi. Questa sera diretta Rai Sport per seguire i tigrotti con la Juventus under 23, ossia della squadra B dei bianconeri che nelle intenzioni dovrebbe essere la “Cantera” stile Barcellona. Un progetto (fallito) della Lega di serie C che si aspettava la fila da parte delle società di calcio per iscriversi alla serie C e che invece si è trovata con la sola Juventus.
Risultato? Il più  convinto dei “chissenefrega” da parte della maggior parte dei club. Giovani italiani? No, grazie. Meglio acquistare all’estero per la gioia dei procuratori e delle plus valenze che fanno sempre comodo per tagliare e cucire il bilancio societario.
Casino totale nel quale suo malgrado deve muoversi una squadra seria, con una società seria, con uno stadio serio, con un bilancio serio come la Pro Patria.
Società che deve inventarsi una trasferta a Olbia prenotando l'aereo una decina di giorni prima e non tre mesi prima ( e sappiamo cosa cambia), che deve giocare tre trasferte consecutive da matricola della categoria ( e sappiamo cosa voglia dire, soprattutto se nel ritorno tale penalizzazione non diventerà un vantaggio). Il resto, ossia i torti arbitrali, non li commentiamo per non aggiungere nulla a quanto già fatto dall'amico Tia Brazzelli in altro ambito. "Rigore è quando  arbitro fischia..."diceva Boskov, a patto però, aggiungiamo noi,  che "arbitro fischi sempre quando rigore c'è..." Nel dubbio, ci si astenga,sempre e comunque e non solo comunque.
Formazione della Pro Patria di questa sera? La solita.
L'unico cambio che vorrebbe mister Javorcic è quello dell'abitro, ma qui nulla può.
Flavio Vergani

 
 

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