L'amore per Busto di
Gianluca Sampietro
Il suo nome farà tornare alla memoria la stagione più brutta
della storia bianco-blu, ma nonostante questo Gianluca Sampietro è stato uno
dei pochi a soffrire di più per questa maglia 3 anni fa.
Lo ritrovo appena dopo la partita del Gozzano andando verso
la tribuna stampa.
Una breve chiacchierata, autorizzata dalla gentilissima
responsabile della comunicazione del Gozzano Anita Zanetta, la quale si è resa disponibile ad
accompagnare Gianluca all’intervista.
Ciao Gianluca come stai?
Ciao Simo! Nonostante
il piccolo infortunio ..tutto bene!...a casa nostra tutto ok?
Si certo! (Gianluca era il mio vicino di appartamento 3 anni
fa)
Come ti sembra tornare a Busto?
È sempre bello
tornare qui, dove ho lasciato il mio cuore e dove ho trovato tanti amici. Busto
è una bellissimi città!
Ripercorriamo quella triste annata? Cosa non andò?
Beh vedi…arrivammo
quasi tutti senza una preparazione pure a campionato in corso. Non avevamo mai
fatto allenamenti….e qualcuno era reduce da infortuni ed acciacchi. Io stesso
mi ritrovai in balia di un infortunio pesante che ancora oggi mi porto dietro
Aggiungerei anche che, chi doveva fare la differenza in realtà non è riuscito a
farla, lasciando quindi la squadra nella situazione a noi nota.
Anche tu potevi tornare a casa e prenderti il tuo tempo e
forse curarti meglio, ma invece…
Luca Bettinelli
(fisioterapista della Pro di allora) mi ha curato bene!, Lo ringrazio e
ringrazio la pro per avermi aiutato in querl percorso, ….Si!..potevo tornare
alla Samp e prendermi il mio tempo, ma in realtà ho deciso di rimanere qui a
Busto per amore della squadra e per star vicino ai compagni.
Qualcuno dice che la “passavi” indietro e che eri
difensivista…
Le mie qualità le
conosco! e certi commenti lasciano il tempo che trovano….ero arrivato dopo due
stagioni ottime e dopo esperienze di qualità in nazionale, quindi….credo fosse
la tipologia di gioco strana di allora….e magari la poca sintonia tra di noi…a
non funzionare.
Si parlava di te anche per la serie B cosa non andò?
Si! potevo spiccare
il volo, certe scelte non mi hanno aiutato, ma fortunatamente sia a Taranto sia
a Gubbio ho comunque fatto bene….adesso chissà?, per ora ho sposato il progetto
Gozzano e quindi sotto con il massimo impegno per aiutare la mia nuova squadra.
Come andarono le cose dopo la Pro?
A Taranto eravamo
partiti bene, poi l’aggressione a noi giocatori e problemi societari
distrussero l’ambiente. Una strana accusa di calcio scommesse poi non veritiera
che ci uccise il morale…Alla fine andò malissimo. A Gubbio invece ci siamo
salvati con tranquillità, e ho fatto una buona stagione.
La differenza di giocare in a nord, al centro e al sud?
Nella mia carriera ho
giocato a Pisa ed Ancona, piazze caldissime, dove abbiamo sfiorato anche la B,
mentre a Taranto ho trovato ancora più “calore”. Gubio e Gozzano sono simili,
forse, più tranquille.
Cosa vorresti per il tuo futuro e come vedi il girone di
ritorno?
Vorrei solo stare
bene! e giocare per il Gozzano!. Credo che sia noi e la Pro possiamo salvarci
con tranquillità.
Ti ho regalato il bellissimo libro dei 100 anni un saluto
alla tifoseria?
Grazie per il regalo,
a tutti voi auguro un felice Natale, qui a Busto sono stato bene è una bella
città, mi spiace che sia andata male ma qui ho ancora bei ricordi e per questa
maglia ho dato il massimo che potevo dare, tenendo conto dei mille fattori
negativi. Ancora auguri alla Pro per i suoi 100 anni e buone feste!
Ciao Gianluca buone feste!
Ciao Simo è sempre un
piacere vederti ricambierò il tuto regalo con qualcosa del Gubbio se ti fa
piacere, ancora buone feste a tutti…
Nonostante molti abbiano pensato che Sampietro sia stato un
giocatore di medio livello, a suo vantaggio dico che senza quell’infortunio
grave e senza quella stagione travagliata, forse di lui avremmo visto il meglio
invece che poche cose. Non lo dico solo perché sono un suo amico, ma perché in
quel periodo ho seguito ogni suo sforzo per tornare prima possibile in campo.
Ogni mattina i suoi esercizi a casa e poi di corsa verso lo Speroni. Uno dei
primi ad arrivare e uno degli ultimi a lasciare gli allenamenti. Palestra e
sudore riversati per la maglia bianco blu. Alla fine di ottobre poteva tornare
a casa e curarsi meglio, ma ha scelto di rimanere qui per spirito sportivo e
riconoscenza. Nelle ultime partite era uno degli ultimi a mollare il colpo. Per
Gianluca, professionalità e rigore morale non sono mai mancati. Ha sempre
lottato e voluto tornare prima possibile su quel manto verde dello Speroni che
per certi atleti passati per Busto resta indimenticabile. Per lui quel verde
rettangolo di Busto, è ancora bello ed affascinante.
Nei suoi occhi c’è ancora la voglia di correre e sudare per
quel mondo del calcio, che da ragazzo lo ha visto protagonista nelle giovanili
della Samp e in nazionale, ma che lo ha fatto soffrire nel suo periodo migliore.
Ora dopo vari infortuni che avrebbero sfiduciato chiunque, torna protagonista
in un Gozzano che di sicuro avrà bisogno anche di lui.
Un abbraccio ancora a Sampy e grazie per gli auguri!
Simone Merlotti.
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