Reti bianche tra Pro Patria e Alessandria in una partita povera di emozioni. I grigi sono ben altra cosa di quel che erano qualche stagione fa e sono scesi allo Speroni con la chiara intenzione di limitare i danni.
Non pervenuti nel primo tempo con un risveglio nella ripresa dove hanno inquadrato la porta di Tornaghi per un paio di volte nei primi minuti per poi rintanarsi nella propria metà campo a difesa del risultato.
In una rara ripartenza l'indemoniato Santini ha platealmente chiesto un calcio di rigore dopo un contatto con Tornaghi ma l'arbitro lo ha incisivamente invitato ad alzarsi e camminare visto che non è ancora tempo dei miracoli.
La Pro Patria? Ha fatto quello che ha potuto ma non è certamente questa la partita in grado di mettere in risalto le sue caratteristiche. Vecchia storia quella della mancanza di un bomber d'area di rigore in grado di risolvere le equazioni più complicate. Queste partite spesso si risolvono con giocate semplici servendo la punta statica. I cross ci sono stati, seppur non molti e poco all"inglese" ma neutralizzato Gucci per la difesa ospite il gioco era fatto, visto che Santana non ha certamente nel colpo di testa il suo colpo migliore. In mancanza di centrocampisti offensivi alla "Disabato" non si sono avute soluzioni da questo reparto. L'opzione Zaro sui calci d'angolo è stata scongiurata da una marcatura stile "All Blacks" da parte dei difensori ospiti.
Per cui, zaro a zero e tutti a casa.
Tutti tranne uno, visto che Checchin dell'Alessandria passerà la notte all'ospedale di Legnano dove è giunto in codice giallo. Un colpo ala testa lo ha disorientato tanto da farlo cadere a terra qualche istante dopo essersi rialzato dal contrasto subìto. Poi, sembrava tutto superato ma negli spogliatoi il giocatore ha accusato uno stato confusionale che ha consigliato lo staff medico per un ricovero ospedaliero precauzionale. Auguri di pronta guarigione a Checchin.
Flavio Vergani
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
0 commenti:
Posta un commento