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Serata di forti emozioni al Teatro Sociale dove è andata in scena una storia vera lunga 100 anni.
Regista della prosa  l'”Associazione 100 anni di Pro" che ha scritto il copione della serata. Attori protagonisti i tifosi, dai più anziani ai più giovani, i calciatori come Frara, Giulietti, Manicone, Calloni, Serafini, Bartezzaghi, Sartirana e tanti altri che hanno preso parte allo spettacolo, nessuno come controfigura, tutti come attori principali. Sul palco si sono letti alcuni racconti tratti dal libro scritto per l'occasione da Carlo Albè e Giovanni Castiglioni. Un palcoscenico alternativo che ha dato spazio ad una selezione di personaggi che hanno scritto il romanzo biancoblù.
Molti calciatori, dirigenti, tifosi, allenatori hanno avuto il privilegio della citazione nel libro, ma, ovviamente, ne mancano tanti, tantissimi che avrebbero meritato la ribalta per quello che hanno fatto per la Pro Patria ma che per evidenti ragioni di spazio non hanno trovato spazio, seppur  abbiano pieno titolo per sentirsi idealmente rappresentati.
Una storia lunga 100 anni non può essere compresa in 100 pagine, ma chi era ieri al Sociale ha vissuto emozioni così forti, così profonde e così uniche che diventa superflua ogni altra considerazione. Chi si è emozionato è della Pro, gli altri no. Questa è la vera selezione che conta e chi c'era ieri al teatro idealmente ha scritto la propria pagina del proprio libro e questo è quello che conta.
Particolare emozione ha destato l'intervendo di Roberto Vender che con la sua famiglia ha voluto molto bene alla Pro Patria e che ancora non perde occasione per dimostrarlo.
Capitan Serafini ha raccontato la sua vicenda personale di quando è salito sul pullman per Savona mentre la moglie entrava in ospedale per partorire. Quindi la sua corsa da Savona all'ospedale per vedere nascere il figlio e il ritorno a Savona di corsa, pronto per segnare la doppietta che ha portato i tigrotti ad un'importante vittoria. Una dimostrazione di vicinanza alla maglia davvero notevole.
Anche Saritana ha avuto l'onore della ribalta raccontando quel rigore di Legnano rimasto nella storia dei tigrotti.
Spazio anche per i tifosi con i racconti di Lele Magni che ha ricordato l'inseguimento all'arbitro Pieri.
Ci sarebbe molto altro da scrivere ma la certezza che la platea dei lettori coincida perfettamente con chi era presente ieri al Sociale rende inutile ogni altro dettaglio che va oltre al normale dovere di cronaca. Per cui ci fermiano qui certi che non aggiungeremmo nulla a quanto vissuto di persona dai lettori.
Flavio Vergani

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