La Pro Patria capitola per uno a zero all'"Artemio Franchi"di Siena dopo una gara noiosissima e povera di emozioni.
Le due squadre giocano a ritmi bassi per tutta la gara ma nonostante questo la precisone è un optional e così la gara è fin da subito risultata opaca e per niente coinvolgente.
Mister Javorcic va in modalità turn over e inserisce dall'inizio Lombardoni, Molnar, Sanè, Gucci, Santana, Pedone, Mora, novità rispetto alla gara con l'Olbia. Si rivede anche il portiere Mangano che proprio contro il Siena all'andata aveva convinto i tecnici bustocchi che ne stanno seguendo la maturazione a concedergli un periodo di riposo dopo le non convincenti prestazioni di inizio campionato. Il suo ritorno non sarà indimenticabile, non tanto per la prestazione del tutto sufficiente, ma solo perché si è reso protagonista di una sfortunato autogoal che ha determinato la sconfitta dei tigrotti. Nel secondo tempo entrano Le Noci, Fietta, Mastroianni, Galli e Colombo, in pratica nelle due gare tra domenica e oggi è ruotata l'intera rosa, portiere compreso, tranne Disabato e Marcone e qui rimane aperto un punto interrogativo sui motivi per i quali vale per tutti la filosofia del tutti titolari, nessun titolare, tranne che per loro due, precipitati sul fondo della classifica dei minuti giocati per la sorpresa di gran parte dei tifosi che si aspettavano ben altro impiego per loro.
Certamente i duo non avrebbero determinato un risultato diverso ma di fronte ad un così ampio turn over è logico aspettarsi attenzione anche per un nostro giovane e per un giocatore dalle indiscutibili qualità che ha mostrato nel passato di poter dare un apporto qualitativo in serie C.
La sconfitta rammarica, ma come spesso accade in situazioni come quella che stanno vivendo i tigrotti, fa ugualmente dormire la notte. Posizioni tranquille ingraduatoria, lontane dalla coda della classifica e senza impellenti obiettivi di play off da raggiungere non aiutano certamente all'automotivazione. In questi casi la maggior sfida è trovare un obiettivo stimolante che possa muovere quell'energia mentale che solo le grandi sfide sanno originare. Diversamente il rischio di partite come quella vista oggi potrebbe essere sempre più dietro l'angolo tanto più ci si avvicinerà al finale di stagione.
Vero divertimento di giornata il solito commento del cronista di Eleven Sport che tra i soliti nomi sbagliati, accenti fantasiosi ( Mangàno al posto di Màngano) e vere e proprie autogufate del commentatore che lancia la promozione relativa all''abbonamento a Eleven Sport a un euro a partita per "vedere la tua squadra del cuore", proprio mentrel'immagine si blocca e vengono proprosti replay a raffica per diversi secondi.
Il nostro Manuel Favia a confronto è Sandro Piccinini o Fabio Caressa a vostra scelta, ma come è noto non sempre i migliori giocano, spesso stanno in panchina, anche in regime di turn over.
Vero divertimento di giornata il solito commento del cronista di Eleven Sport che tra i soliti nomi sbagliati, accenti fantasiosi ( Mangàno al posto di Màngano) e vere e proprie autogufate del commentatore che lancia la promozione relativa all''abbonamento a Eleven Sport a un euro a partita per "vedere la tua squadra del cuore", proprio mentrel'immagine si blocca e vengono proprosti replay a raffica per diversi secondi.
Il nostro Manuel Favia a confronto è Sandro Piccinini o Fabio Caressa a vostra scelta, ma come è noto non sempre i migliori giocano, spesso stanno in panchina, anche in regime di turn over.
Flavio Vergani
0 commenti:
Posta un commento