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Millecentotrentotto clienti si sono presentati all’”Happy Hour”di via Cà Bianca per gustare l’Aproritivo biancoblù servito dal barman Ivan Javorcic.

Il cocktail colorato di bianco e blu ha fatto successo grazie ad ingredienti che da sempre inebriano la gente di Busto: grinta, passione, energia ed entusiasmo.

Grado alcolico da ritiro patente e effervescenza da digestivo Antonetto sono state le caratteristiche più apprezzate del miscuglio che ha ubriacato i presenti in campo e fuori.

Rischio alto per i molti bambini del settore giovanile presenti in tribuna e in campo che però, da vero tigrotti, hanno retto la serata perfetta tanto da chiedersi se il Monday night, o quasi, non sia la soluzione più gradita per i bustocchi vista la risposta di pubblico da record.

Ubriacatura che ha colto di sorpresa gli ospiti che si ricordavano qualche mese fa di un cocktail ben diverso da quello servito questa sera. L’acqua si è trasformata in vino nel frattempo e non per miracolo ma grazie ad un lavoro di invecchiamento e stagionatura della materia prima scelta dal barman.

Pensare che si è corso il rischio di una serata da astemi quando gli ospiti rompevano il bicchiere tigrotto portandosi in vantaggio con Mokulu, uno dei fuoriquota bianconeri, che ha illuso di poter brindare con i suoi compagni in terra straniera subito dopo il suo arrivo con il mercato invernale.

Una illusione visto che in casa tigrotta lo shaker ha iniziato a miscelare la ricetta vincente anche grazie ad una straripante forma atletica dei giocatori biancoblù che per 90 minuti sono stati l’ombra degli avversari in fase difensiva, grazie ad un pressing ad personam intensissimo che ha costantemente creato l’”effetto shadow”. Tigrotti incollati alle caviglie degli avversari proprio come l’ombra quando splende il sole. Una vicinanza ruggente che ha tolto lucidità ai giovani avversari fino a farli sbordare in un agonismo sterile che li ha lasciati in dieci per l'espulsione di Alcibiade.

Dapprima un rigore di Le Noci e poi un goal di Boffelli su un calcio d’angolo battuto da Le Noci con l’”effetto Chiarugi”( i più vecchi sanno di cosa stiamo parlando, gli altri lo cerchino sul web)hanno ribaltato la partita centrando la quarta vittoria consecutiva casalinga. Tanta roba!

A Torino in questo periodo nulla gira per il verso giusto e alla difficoltà dei bianconeri grandi si sommano quelle delle più giovani zebre oggi letteralmente sbranate da una muta di tigri assetate di sangue.

Una vittoria che scaccia anche l’incubo “diretta Rai”, erano sedici i precedenti nei quali la Pro Patria non aveva mai vinto con le telecamere della televisione di stato accese.

La calata a Busto di un’ingente squadra di tecnici e commentatori, che hanno letteralmente occupato la tribuna stampa dello Speroni sfrattando più di un collega dalle abituali postazioni, questa volta non è riuscita nell’impresa di mantenere inviolata la porta della Rai.

C’era da aspettarselo visto che la Pro Patria di quest’anno ruggisce di fronte alle grandi sfide, vendicare la peggior sconfitta dell’anno avvenuta contro le zebrette all'andata e sconfiggere l’avversa influenza della Rai erano obiettivi forti che hanno affilato le unghie delle tigri.

E, questa volta, non c’è stata trippa per gatti.
Domenica si viaggia verso Vercelli, la tana della capolista, ma sognare non costa niente.

Flavio Vergani

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