Brutto gioco, brutta partita, brutta Pro
Patria e brutto risultato. Questa la sintesi per la sconfitta per uno a zero subita
dai tigrotti a Pontedera.
Mister
Javorcic deve rinunciare a Lombardoni (out per 3 settimane dopo l’infortunio
con l’Albissola), Gucci (out un mese per un problema al ginocchio) e Zaro per
febbre, mentre la Pro Patria rinuncia a giocare la partita.
Zero
tiri in porta, zero azioni da rete, zero emozioni e il risultato diventa una
conseguenza di questo comportamento rinunciatario.
Tigrotti
che nel 2019 non hanno mai segnato un goal in trasferta con digiuno che supera
i 400 minuti, ma, mentre a Piacenza la gara era stata comunque positiva,
nonostante la sconfitta, oggi si è vista una squadra senza idee a centrocampo,
senza spinta sulle fasce e per niente pungente in attacco.
Alla
fine mister Javorcic butta in campo tutto il potenziale offensivo disponibile
con Santana, Parker, Le Noci e Disabato, ma la porta dei granata non corre un
pericolo che uno. Davvero si fatica a capire come una squadra libera di mente
per aver da tempo centrato l’obiettivo salvezza e così determinata tra le mura
amiche (record di punti ottenuti), possa diventare così timida a rinunciataria
lontano dallo Speroni. Ci sarebbero tutti i presupposti per giocare la partita
a viso aperto, attaccando gli avversari dal primo minuto, mentre anche oggi si
è visto un primo tempo di qualità pessima quanto a idea di gioco. Nel secondo
tempo, subito il goal da un non trascendentale Pontedera che ha però avuto il
merito di provarci, la squadra non ha saputo andare oltre ad un gioco disordinato,
lento e affidato a lanci lunghi spesso fuori misura.
Alla fine arriva terza sconfitta consecutiva esterna, tutte per uno a zero, tutte con reti subite nel secondo tempo e tutte con in porta Mangano. Quando si dice il segno del destino, la forza delle coincidenze, le eccezioni che confermano la regola.
Alla fine arriva terza sconfitta consecutiva esterna, tutte per uno a zero, tutte con reti subite nel secondo tempo e tutte con in porta Mangano. Quando si dice il segno del destino, la forza delle coincidenze, le eccezioni che confermano la regola.
Un’occasione
persa per festeggiare la settimana del compleanno con un risultato positivo, ma
soprattutto un’occasione per allungare sulla decima posizione che garantisce la
partecipazione ai play off. Un obiettivo che a questo punto della stagione e
con la posizione raggiunta deve essere preso obbligatoriamente in considerazione quale occasione
unica per celebrare l’anno del centenario con un risultato prestigioso.
Flavio
Vergani
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