La Pro Patria rompe in anticipo l'uovo di Pasqua e trova un bel regalo. Non una sorpresa, perché niente più lo è dopo lo strepitoso campionato dei tigrotti che hanno dimostrato di potere ogni volere.
Questa volta l'impresa si chiama Alessandria, stesa per due a uno grazie alle reti di Fietta e Gucci.
Il "Moccagatta"non è mai stato un campo semplice da violare ma questa Pro Patria non si ferma di fronte a nulla: statistiche sfavorevoli, tradizioni negative, corsi e ricorsi della storia e cabala avversa.
Mister Javorcic fa il prestigiatore mischiando le carte e distribuendo un mazzo con ben 8 carte nuove su 11 totali e da vero re del poker va a vedere gli avversari fin da inizio gara facendo capire che non è un baro. Al quarto minuto Pro Patria già in rete con il principe del centrocampo Fietta.
Poi, sarà Gucci, il bomberone bustocco a replicare al grigio Santini che realizzava un rigore trovato nell'uovo di Pasqua da parte dei regali per un fallo ( da Var)di Zaro.
I cinquantasei punti, dicasi cinquantasei, lo portano a una media gara di 1,6 punti a partita. Lo scorso anno furono 2,19 in serie D. Un risultato eccezionale se si tiene conto dei molti punti persi per strada un po' per inesperienza collettiva e un po' di più per inesperienza individuale che pesano su un bilancio brillante ma che sarebbe potuto essere incredibile.
Nelle scelte del mister c'è anche quella di Niccolò Cottarelli schierato dal primo minuto proprio sul campo di chi non ha creduto in lui. Una mossa perfetta per motivare ancor di più il ragazzo e dargli l'occasione di mostrare il suo valore proprio sul palcoscenico che gli fu negato.
Cottarelli ha risposto al meglio e fatto mangiare le unghie ai grigi di mister Colombo, ex tigrotto ai tempi di Vavassori, che a fine match non ha nascosto la sua delusione per l'approccio allal gara dei suoi lodando al contempo i tigrotti per aver dato il massimo, seppur con i play off giù in tasca.
Ora, la classica in cima si è notevolmente accorciata e la speranza dell'ambiente è di poter conquistare un comodo posto in classifica che regali ai tigrotti la possibilità di giocare la gara play off tra le mura amiche dello "Speroni".
Sarebbe un finale perfetto per una stagione perfetta che consentirebbe qualche applauso in più ai giocatori, al tecnico e alla dirigenza da parte della sonnecchiosa Busto che sembra voler dimostrare l'affetto per i biancoblu in tutti i modi, tranne con la presenza allo stadio.
Un mistero che un giorno si spera possa essere svelato.
Flavio Vergani
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