La Pro Patria
scarta l’uovo di Pasqua in anticipo e regala ai tifosi l’ennesima dolce
sorpresa dell’anno. Una vittoria per due a zero di assoluto prestigio visto che
è stata ottenuta contro la capolista Entella Chiavari, squadra super favorita
per la vittoria finale grazie ad un organico da serie superiore.
La Pro Patria
quando vede i liguri è come il toro che vede rosso, tanto che dopo il
capolavoro dell’andata che consentì ai tigrotti di violare il campo dell’Entella
(unica squadra ad averlo fatto), ha replicato questo pomeriggio con un netto successo, grazie ai goal di Zaro e Le Noci.
Due nomi che
firmano la vittoria a nome e per conto dei compagni, visto che oggi in campo c'era una vera squadra in tutti i reparti con prestazioni tecnico-tattiche da
scuola del calcio.
Si è anche vista
anche l’esultanza di Zaro in pieno stile “Cristiano Ronaldo” e mai come oggi
tale riferimento è calzante per la prestazione perfetta dei tigrotti che hanno
letteralmente asfaltato un’ Entella nervosa, tesa e troppo lamentosa.
Mentre sgombra
dei tigrotti contro un’anima tormentata degli ospiti che si giocavano il
campionato in questa delicatissima trasferta e alla fine è arrivata l’ennesima
conferma dell’inviolabilità del “fortino Speroni”.
Mister Javorcic
non sbaglia una virgola sul campo con un Pedone stile guastatore che incarta la
manovra avversaria, ma non sbaglia nulla anche fuori dal campo con una vigilia
preparata in modo perfetto quanto a motivazioni. Chi era presente all'allenamento
di rifinitura segnala un mister super “incazzato”, determinato e carico come una
molla. Chiaro l’intento di trasmettere ai suoi ragazzi l’importanza del match,
una vetrina perfetta per far capire che questa Pro Patria nulla invidia alla
capolista. Del senno di poi ne sono piene le fosse ma questa squadra con i
punti persi ( per chi e per come decidetelo voi, noi abbiamo già dato sul tema),chissà dove sarebbe stata vista la fame e le qualità di questo gruppo dalle inesauribili risorse.
Un gruppo guidato
da un condottiero dall'animo tigrotto al 100% che nemmeno l’elegante divisa sociale
riesce ad imborghesire. Troppo legato alle sue origini per trasformarsi in
quello che non è e mai sarà. La sua permanenza a Busto è un punto interrogativo
( per lui interesse da parte di mezza serie C e di un paio di squadre di serie
B),ma se avvenisse sarebbe un segnale chiaro delle rinnovate ambizioni del
progetto bustocco.
Per ora godiamoci
una vittoria spettacolare arrivata davanti ai bambini dell’asilo “Sant’Anna”
che non potevano scegliere partita migliore per capire chi è la Pro Patria e perché
è bello tifarla.
Prima della gara
si è svolta la sfilata delle magliette storiche della Pro Patria per celebrare
i 100 anni di vita della società bustocca. Buona l' idea, ma l' execution è da
rivedere.
Forse sarebbe bastata un po’ di musica per dare “groove” e ritmo alla sfilata limitando l’effetto“ processione quaresimale”
avvertito durante la sfilata stessa che ha penalizzato l'effetto "wow" che una regia più accurata avrebbe certamente consentito.
Flavio Vergani
0 commenti:
Posta un commento