Correva
l’anno 2014, e come vedremo sarà una stagione alquanto travagliata, sia sul
profilo societario sia sul profilo sportivo. La Pro sul mercato acquista
parecchi giocatori, alla fine tra cessioni, prestiti in entrata e in uscita e,
ovviamente i nuovi arrivi, si conteranno 34 tesserati. Sei o sette però non
vedranno mai o quasi mai il campo, per scelte di varia natura. L’estate è
infuocata da due arrivi di grande spessore, D’Errico, e Baclet. Il secondo è la
nostra meteora che andremo ad analizzare. Alain Pier Baclet, o Allan Baclet,
come riportano tanti siti, è un attaccante ghanese classe 1986 reduce da una
discreta stagione alla Casertana. Il suo cartellino è di proprietà del Novara,
che non avendo spazio in rosa è da due stagioni che lo gira in prestito a varie
società. Con il suo arrivo alla Pro, tutti i tifosi, prospettano un attacco di
tutto rispetto, infatti assieme al bravo Serafini, e al forte D’Errico,
parrebbe a molti, un trittico di enorme peso. Allan arriva a Busto con le
migliori prospettive. Nonostante un infortunio nel 2011 al crociato del
ginocchio destro, Baclet, dimostra tutto il suo enorme valore, fatto
principalmente da un mix di tecnica, forza e visione del gioco molto apprezzati
dal tecnico Oliveira. In quella stagione disgraziata si alterneranno ben 4
allenatori sulla “panca” bianco blu. (Oliveira, Monza, Tosi e Montanari). Allan
inizia la stagione quasi sempre titolare, e di lui ricordiamo una bella
doppietta al Novara nel settembre di quell’anno. Un 2 a 2 che sembrerebbe
davvero l’inizio di un felice periodo per il Ghanese, ma vedremo che non sarà
così. Acciacchi ed un infortunio mineranno il suo percorso a Busto. Anche se
scenderà in campo 24 volte (tra coppa Italia, campionato e play out) il suo rendimento
sarà molto altalenante. Tolta la doppietta sopracitata andrà a segno solo altre
due volte, davvero poco per un attaccante di razza come lui. L’ultima
apparizione il ritorno dei play out, il 30 maggio 2015. Di fronte i tigrotti
acciaccati, contro uno sfavillate Lumezzane. Di Baclet ricorderemo un potente
tiro al 30’, che va a lato di poco. Altro di lui in quel match non resterà!,
come non resteranno bellissimi ricordi tra i tifosi bustocchi del ghanese qui
in città. Allan lascia Busto come molti in quella stagione proprio dopo la
partita contro il Lumezzane. Un fuggi-fuggi generale poco gradito alla piazza.
Ci lasceranno dirigenti e direttori in quell’estate calda non solo a livello
climatico ma anche a livello di ripescaggi, ricorsi e controricorsi. Baclet
dopo i tigrotti, andrà a Matera, poi a Cosenza e infine nella Reggina. Con i
cosentini vincerà un campionato di serie C mentre con il Matera farà la sua
migliore prestazione a livello di gol (12). Le ultime sue notizie arrivano da
web, e sono solo, di poche settimane fa. Allan o Alain che dir si voglia,
resta a terra dopo un terribile infortunio nella partita Pordenone-Reggina.
Dopo uno scontro con un avversario, Baclet cade rovinosamente al suolo perdendo
conoscenza. Per lui attimi di paura, ma alla fine solo una notte in
osservazione all’ospedale locale per il gigante ghanese che a Busto è passato
non lasciando troppe emozioni nel cuore dei supporters. Una brutta meteora?,
no! tutto sommato un discreto giocatore, forse uno dei pochi “migliori” in una
stagione variegata di “cose strane”, variegata come le famose camicie
stravaganti del nostro primo tecnico Oliveira. Un anno disgraziato dove i play
out sanciranno la fine dell’era Vavassori. L’anno seguente, sarà il peggiore
della Pro in tutta la sua storia, un ripescaggio che forse era meglio non
avere. Ma di questo abbiamo tristemente parlato già in parecchi articoli e come
al solito, meglio goderci e narrare dei nostri progressi, che citare i nostri
scempi passati. Baclet, dal Ghana a Busto, un passaggio breve ma intenso, come
intensa fu quella stagione davvero particolare…forse troppo particolare!
Se
vuoi leggere delle precedenti meteore resta sul sito e vai alle date indicate:
Andreasson
29/ Aprile
Pià
22/aprile
Karassavidìs
20/aprile
Kalu
18/aprile
Piro
16/aprile
Cammarata
11/aprile
Galli
Mora
10/aprile
Simone
Merlotti
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