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L’anno in corso era il 2015, l’anno peggiore della Pro, quello degli 8 punti insomma. Ma parlarne ancora, direi basta! Soffermiamoci però su un ragazzo che con buone prospettive si è presentato come colui il quale avrebbe dato quel qualcosa in più in un anno difficile. Il suo nome è Mirko Bigazzi, un centrocampista classe ’89, voluto fortemente dalla dirigenza bianco blu, o meglio ancora dal Fulvio Nazionale. Bigazzi reduce da un gravissimo infortunio con la Torres, (udite-udite, proprio contro i tigrotti) 8 mesi prima, arriva a Busto sponsorizzato da procuratori e dirigenti vari. Ci verrebbe da dire; “chi rompe paga”, tanto che la Pro, decide di dare una opportunità importante proprio ad un ragazzo che non è stato davvero fortunato con essa. Il tecnico Oliva lo descrive come un ottimo elemento, così come i giornalisti di Carrara e Livorno che lo hanno visto prima di noi in qualche stagione appena passata. Dopo una settimana di allenamento dove le doti si vedono tutte, ma si notano anche la mancanza di ritmo e la poca sintonia con i compagni (comprensibile), Mirko fa il suo esordio in campo. La Feralpisalò lo attende sul terreno di gioco, assieme ad un destino beffardo. Dopo pochi minuti ecco il “crack” ancora al solito ginocchio rotto pochi mesi prima. Bigazzi lascia il verde prato,  per non farvi più ritorno. Il responso è terrificante.: operazione e fine della stagione. La pro resta orfana del suo Jolly, che avrebbe dovuto dare uno slancio al pauroso gioco prodotto fino a quel momento dai tigrotti. A questo punto a Busto ci si interroga subito sulla fragilità del progetto “Pro”, quasi uguale al fragile il ginocchio di Bigazzi, acquistato forse senza farsi troppe domande sulla sua perfetta integrità. Dopo la Pro, per lui una parabola discendente. Real forte Querceta, Montecatini, Cecina e Atletico Piombino. Per lui circa 40 presenze totali in 3 anni e solo 5 gol. La meteora Bigazzi resterà identica a quella di Inacio Pià, due giocatori che hanno conosciuto meglio l’infermeria che il campo dello Speroni.
Anno terribile che finirà in maniera devastante. Per fortuna la storia sarà diversa per il nostro futuro.
Mirko Bigazzi “speedy” nella velocità in campo, “speedy” nella velocità degli infortuni. Peccato che non si sia vista la sua forza e la sua bravura che di sicuro il ragazzo aveva in dote, visto gli ottimi anni precedenti, ma in quella stagione andò davvero tutto storto anche la stagione di Bigazzi.
La meteora Bigazzi la più speedy di sempre!

Se vuoi leggere delle precedenti meteore resta sul sito e vai alle date indicate:

Testa La Muta   25/maggio
Baclet                   20/maggio
Andreasson       29/aprile
Pià                         22/aprile
Karassavidìs       20/aprile             
Kalu                       18/aprile
Piro                        16/aprile
Cammarata        11/aprile
Galli Mora          10/aprile             


Simone Merlotti

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