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Si riparte. Una nuova avventura aspetta la Pro Patria che si è radunata lunedì e ora già suda in quel di Sondalo.
Sul pullman qualche pezzo forte in meno come Santana, Disabato, Zaro e Gazo, molte conferme e qualche novità, soprattutto giovane, per il momento.
Sul sedile dell’allenatore siede ancora mister Javorcic la cui decisione di rimanere a Busto non può non far rima con aumentate ambizioni sue e della società.
Il direttore sportivo Turotti fa il pompiere e questo fa parte del suo mestiere, ma pensare che questo gruppo punti solo alla salvezza è davvero riduttivo.
Certamente penserà anche alla salvezza, ma non solo, in quanto se come letto in questi giorni il budget è quello dello scorso anno e forse qualcosa in più, è normale pensare che con un anno di esperienza in più per tutto l’ambiente e con la maturazione di qualche giovane di livello, l’asticella possa e debba essere alzata di qualche centimetro.
E’ facile capire che senza questa prospettiva mister Javorcic non sarebbe rimasto a Busto, ammesso e concesso che avesse proposte più interessanti, ma sembra che sul punto non ci siano dubbi visto che il nome del croato era sull’agenda di più di un operatore di mercato.
Confermarsi non è mai facile è una frase di circostanza delle quali il mondo del calcio è zeppo, basti pensare alle dichiarazioni del pre gara quando gioca la prima contro l’ultima e l’allenatore della prima si complimenta per l’organizzazione tattica dell’ultima, cita giocatori di punta degli ultimi e teme la voglia di riscatto dell’ultima. Giusto mettere le mani avanti, ma se è ultima un motivo ci sarà.
Tornando alle riconferme, la Juventus si riconferma campione d’Italia da anni e chi più chi meno chi sta dietro conferma il posto occupato l’anno precedente. Non ci sono segreti, chi ha budget adatto, operatori di mercato preparati, giocatori giusti e allenatori seri, non ha difficoltà a creare continuità.
E noi li abbiamo. Chi vive sulle montagne russe e vive di picchi e flessi spesso è perché improvvisa, non pianifica, non ha un piano di sviluppo.
Realtà che non appartiene alla società bustocca.
Ne segue che, al netto degli imprevisti non pianificabili, non esiste motivo per pensare che questa nuova squadra non possa restituire identiche o maggiori soddisfazioni rispetto alla precedente.
In via Cà Bianca si vola bassi e questo fa parte del contratto, ma se si vogliono raddoppiare gli spettatori, come dichiarato dalla presidentessa Testa in sede di raduno, serve uno strappo alla regola adeguando la comunicazione ai claim pubblicitari dove tutti lavano più degli altri, sono più buoni degli altri e profumano più degli altri. Poi, a volte è vero e altre volte no, ma l’importante è vendere!

Flavio Vergani

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