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Quando il gioco si fa duro, le “panchine” iniziano a saltare. Se nel nostro girone ci sono “rumors” che vedono il Giana in procinto di cambiare tecnico, (Maspero) nonostante qualche segno di miglioramento, nel girone C i mister lasciati a casa sono già ben 4.
Il Monopoli cambia da Roselli a Scienza (ex tigrotto), il quotatissimo Bari, saluta Cornacchini, per Viviani, la Cavese avvicenda Moriero con Campilongo e il Rende esonera Coppitelli, ma senza ancora trovare il sostituto.
Nel girone B invece 2 cambi:
La Triestina che passa da mister Pavanel a Princivalli e l’Imolese che sostituisce Coppitelli per Atzori.
La pazienza dalla quinta-sesta giornata sembra già essere svanita per molti club che hanno deciso di voltare pagina a livello tecnico. Che la soglia della sopportazione dei presidenti, per i brutti risultati si sia abbassata notevolmente lo si evince dal minimo di partite utili che un allenatore può avere a sua disposizione prima di vedere la sua “fine”. Che la colpa sia sempre del mister però non è cosa certa. Spesso se i giocatori non sono all’altezza, un club può sostituire anche 100 allenatori, ma se l’organico resta quello difficilmente si avrà un cambio di rotta migliorativo. Non si cava sangue da una rapa, neppure cambiando il contadino che gestisce il campo di rape.


Simone Merlotti.

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