Pellegatta, presidente del PPC con l'assessore Rogora |
Con l'assessore abbiamo scambiato due parole per condividere il suo programma per lo sviluppo dello sport bustocco.
Assessore, il simbolo di Busto Arsizio sono le due "B" ma potremmo metterci le due "A"della pallavolo femminile e della pallanuoto maschile che vivono l'emozione della serie maggiore.
Metterei la "E"di eccellenza visto che Busto è la città dello sport. Infatti, oltre alle società più note, ne abbiamo di piccole che stanno facendo molto bene e stanno crescendo dei giovani talenti.
Cosa manca a Busto nello sport?
Sappiamo che è in itinere la costruzione della cittadella dello sport che aggiungerà eccellenza sportiva alla città. Attualmente abbiamo tante realtà sportive parallele a calcio e pallavolo, come pattinaggio, scherma, arti marziali, ciclismo, per cui servirebbero più strutture per accontentare tutti.
Cosa offrirà la cittadella dello sport?
Avremo la pista di pattinaggio sul ghiaccio, il palaginnastica, dei laboratori medici e tanto altro.
Parliamo di verde cittadino che sembra essere meno performante rispetto allo sport.
Sono assessore da un mese e mezzo, sto monitorando la città, abbiamo previsto dei budget con Della Marra, presidente di Agesp. Ora si tratta di chiedere dei fondi extra per il verde visto che quanto al momento previsto non è sufficiente per la città di Busto. La nostra idea è chiara e partiremo dal mettere in sicurezza la città, poi, in base ai fondi disponibili organizzeremo il programma di ottimizzazione.
Una delle domande calde dei tifosi della Pro Patria per chi ricopre il ruolo di assessore allo sport è se conosce dove è situato lo stadio dei tigrotti, una domanda che viene dal passato quando qualche assessore dimostrò qualche incertezza sul punto. Lei sa dove è lo stadio?
Conosco perfettamente lo stadio, il mio compianto papà mi portava allo Speroni quando avevo 5 anni.
Andavo anche in trasferta, ricordo i derby con il Legnano che sono rimasti impressi nella mia mente.
Dico di più, un certo Turconi frequentava casa mia. Promossa?
Certamente si, ma non ci accontentiamo, la vorremmo vedere presto allo stadio.
Certamente, ci sarò domenica con la Carrarese, poi, compatibilmente con i molti impegni, non farò mancare la mia presenza. Comunque, c'ero anche con il Monza.
Cosa si può fare di più per la Pro Patria?
Partiamo col dire che dopo il recente restyling lo stadio ora è un gioiellino. Per il futuro dico che dalle collaborazioni con Pro Patria e con tutte le altre società si possono portare avanti molti progetti. La porta del mio ufficio è sempre aperta e molta gente entra con richieste e progetti, quello che possiamo lo facciamo volentieri.
Qual è il primo pensiero della mattina e l'ultimo della sera? Magari un sogno che se realizzato aiuterebbe a vivere meglio gli sportivi di Busto e a lei darebbe una particolare soddisfazione.
Vengo dal ciclismo, il mio sogno sarebbe di realizzare un velodromo. Busto ha bisogno di un impianto del genere che sarebbe molto frequentato, soprattutto dai ragazzi che vogliono avvicinarsi al ciclismo. Oggi non è semplice garantire la sicurezza sulle strade, l'impianto risolverebbe il problema.
Flavio Vergani
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