Finisce uno a uno il derby delle "Pro" grazie alle reti di Le Noci per i tigrotti e di Comi per gli ospiti.
Bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto? Decisamente mezzo vuoto per diversi motivi.
Il primo riguarda il fatto che i piemontesi sono scesi a Busto senza moltissimi giocatori incappati in infortuni che hanno tolto di mezzo tutti, o quasi, i centrali difensivi tanto da far giocare il più giovane giocatore della categoria ( Carosso, classe 2002) ma i tigrotti non ne hanno approfittato con una gara poverissima di azioni da rete.
Il secondo è legato alle recriminazioni visto che sul finale della partita prima è stato negato un goal a Parker per un dubbio fallo in fase di stacco e poi non è stato accordato un rigore apparso netto sul Colombo.
Infine, per come è stato concesso il goal ai piemontesi con un'insolita uscita a vuoto di Tornaghi che ha permesso allo scaltro Comi di insaccare a porta vuota.
Perla della partita il goal di Le Noci che ha scaricato un bolide precisissimo nello porta della Pro Vercelli da fuori area. Un eurogoal che ha impreziosito una partita di grande classe del talento comasco a nostro avviso sostituito troppo presto nel corso della ripresa.
La Pro Patria ha offerto due volti ben distinti di sè con un primo tempo di qualità e un secondo solo di quantità.
Bertoni, Fietta e Le Noci quando giocano insieme sanno creare gioco che appaga il palato degli intenditori e giustificano il prezzo del biglietto e il pomeriggio sotto l'acqua vissuto dai 914 presenti.
La classe non è acqua anche quando piove e così, mentre la Pro Vercelli faceva tremare i polsi ai tifosi nei primi minuti di gioco con ficcanti azioni, arrivava il goal proprio del top class biancoblù che cambiava il corso della partita.
Nel secondo tempo mister Javorcic rinunciava alla qualità in favore della quantità con innesti di Colombo e Pedone mandando sotto la doccia Le Noci e Bertoni e da lì la partita ha cambiato registro.
Messo nel cassetto lo spartito di musica classica si è iniziato a suonare l' hard rock privilegiando la forza, il ritmo, la dinamica con conseguente disordine tattico che il solo Fietta tentava di raccordare grazie alle sue qualità di organizzatore del centrocampo.
La girandola di sostituzioni portava sul terreno di gioco anche Kolaj, Parker e Cottarelli, ma senza che la Pro Vercelli avvertisse l'impatto.
Sul finire di partita un doppio cartellino giallo mandava anzitempo negli spogliatoi Fietta e per la Pro Patria calava il sipario su qualsiasi speranza di vittoria.
Un punto è meglio di niente ma la sensazione di aver fatto e disfatto con le proprie mani rimane.
Mercoledì alle 18,30 si torna in campo a Pontedera.
Flavio Vergani
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