Con un laconico comunicato la Lega di serie C ha fatto
sapere che il prossimo turno di campionato sarà rinviato a data da destinarsi.
Un’azione a supporto della richiesta di defiscalizzazione per
la serie C diventata di moda in questi giorni in concomitanza di un'analogo richiesta del calcio femminile.
Eccola dichiarazione di Ghirelli presidente della Lega di
serie C dopo l’incontro di ieri tre il presidente della Federazione Gravina e
il ministro Gualtieri :
L’incontro tra il ministro Gualtieri e il
presidente Gravina è stato istituzionalmente corretto. Ringrazio sentitamente
il Ministro per l’attenzione riservata alla Lega Pro e la disponibilità al
dialogo dimostrata. Così come ringrazio il presidente Gravina. L’incontro è
stato positivo perché ha consentito di delineare cosa serva ai nostri club e
sono emersi interessanti spunti di riflessione. Quello che ci interessa è che i
club di Lega Pro arrivino alla sostenibilità economica-finanziaria. Abbiamo
però la necessità di atti tangibili e concreti, di passare dalle analisi ai
provvedimenti. Noi sappiamo di compiere un atto importante, domenica non si
gioca. Di ciò ho informato il consiglio direttivo”.
Incontro corretto e positivo che non è stato
sufficiente ad evitare il rinvio del turno di campionato.
Tutto questo senza un accenno di scuse verso i
tifosi ai quali è stato riservato questo sgradito regalo di Natale.
Prima era un mistero l’orario di inizio delle
partite, ora serve chiedersi se le stesse si giocheranno o meno.
Con tanti saluti agli abbonati a cui viene tolta
una partita in data certa per rinviarla in data non certa, a chi ha sottoscritto
un abbonamento mensile a Eleven Sport e si troveranno con una gara in meno nel
pacchetto e a chi, tornando nelle città di origine per le ferie natalizie
avevano programmato di assistere ad un match della squadra del cuore.
Consola il fatto che se si arrivasse alla dediscalizzazione
delle società le stesse potranno investire in impianti sportivi, come asserito
nel precedente comunicato, questo vorrà dire che finalmente squadre ora in difficoltà economica
tanto da non poter disporre di uno stadio a norma come la Juventus U23 che
gioca ad Alessandria o il Renate ( secondo in classifica) che gioca a Meda potranno disporre di quel che serve per adeguarsi al profilo minimo di una società professionistica.
Ammesso, ma non concesso, che sia questo il problema.
Flavio Vergani
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