
Un accordo sancito dal comunicato diffuso ieri che a soli sette giorni dalla data prevista della partita ha cambiato la programmazione della stessa.
Peccato che i tifosi
non siano così d’accordo su questa ennesima variazione di calendario e, questa
volta, hanno perso la pazienza anche i più pazienti, come lo storico supporter Maurizio
Gombini che ha commentato sui social la decisione in maniera del tutto
tranchant: ”E’ uno schifo”.
Allibito anche
Andrea Macchi, altro storico tifoso bustocco, che dopo essere rimasto senza
parole per la decisione, ha
espresso l'ipotesi che l'anticipo sia unicamente dovuto ad un favore che si
vuole fare alla Juventus U23, impegnata il mercoledì successivo in quel di Salò
in Coppa Italia. Tesi non ufficiale, ma del tutto probabile che ha indispettito la
maggioranza dei tifosi.
Siamo servi della Vecchia Signora, questa la sintesi del pensiero di molti tifosi.
Un altro tifoso
doc, come Mattia Ferrario, ha commentato l’anticipo negativamente “male , molto
male”, mentre Max Corio è ricorso ad un inglesismo che tradotto fa più o meno così: “ma andate a…quel paese”
Che aggiungere di
più di quanto già scritto su queste colonne?
I tifosi sono
sempre più un dettaglio insignificante di questo calcio dai quali spesso si
pretende molto, senza però ricambiarli in considerazione. Così, progressivamente si
perde la loro fiducia e gli spalti si svuotano.
Interessa a
qualcuno? Sembra di no.
Che senso ha
abbonarsi ad una squadra di calcio senza sapere il giorno in cui giocherà e l’ora.
Poi, una volta
fissato l’appuntamento, ecco che lo si anticipa, lo si posticipa, si sciopera
in giorno festivo per giocare in un giorno feriale.
Magari, dopo che
il tifoso si era organizzato a livello famigliare e lavorativo per avere
disponibilità nella data della partita.
Questo non è molto rispettoso sia dal punto di vista strettamente commerciale, sia sotto il punto di vista della considerazione.
Che senso ha
pagare in anticipo quello che oltre a non essere definito, torna ad essere
indefinito dopo che lo si era definito?
Ora, le società
possono prendere tutti gli accordi che vogliono, non è certo questo il
problema, ma poi evitino di lamentarsi per i pochi tifosi allo stadio.
Se non riescono
ad accontentare i pochi che si sono, diventa molto difficile convincere quelli
che non ci sono.
Sul punto è stato
chiaro il tifoso Gigi Simontacchi che ha fatto sapere di “non lamentatevi se la
gente non viene allo stadio, di sabato si lavora”!
Insomma, un
anticipo che ha fatto felice la Juventus, ma non i tifosi della Pro Patria che, dopo aver pazientemente sopportato in silenzio quanto finora accaduto, hanno deciso di far sentire la loro voce.
Forse, sarebbe il caso di ascoltarli, per poi non doverli rimpiangere.
Sarebbe troppo tardi.
Forse, sarebbe il caso di ascoltarli, per poi non doverli rimpiangere.
Sarebbe troppo tardi.
Flavio Vergani
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