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Ciao Francesco,
questo è un momento in cui sarebbe facile piangerti, perché a tua scomparsa è stata così repentina da lasciarci senza parole.
Però, di te è rimasto molto: il tuo sorriso, la tua forza d’animo, l'essenza di quello che eri.
Eri diverso dagli altri e ti dico il perché.
Un esempio su tutti: quando tuo nipote Michele fu ingaggiato dalla Pro Patria, diversamente dagli altri famigliari che spesso si nascondevano dai tifosi, decidesti di essere fin da subito parte del nostro ambiente.
Una scelta non facile, visto che siamo strani, fastidiosi e spesso sopra le righe.
All’inizio ci eri apparso come una persona un po’ destabilizzante, ma dopo pochissimo tempo diventasti parte di noi.
Hai scritto fin da subito sul Tigrottino, non hai badato a possibili reazioni della società, ti sei calato completamente nella nostra realtà e questo è il dono più bello che ci hai lasciato.
Non eri un bustocco sulla carta, ma lo sei stato nella realtà dei fatti.
Lo sei stato prima e dopo, ci siamo sentiti fino a poche settimane fa e ancora percepivamo questa tua essenza
Ci lasci un capolavoro che mai nessuno era riuscito a realizzare: portare 120 tifosi della Pro Patria, che generalmente si sbranano per qualsiasi cosa, a Crespi d’ Adda.
Un ricordo tra i più belli della mia vita da tifoso della Pro Patria. Ricordo ancora i tuoi racconti dedicati ai bustocchi che si sono fatti onore nel mondo .
E tu, sei stato uno di loro.
Grazie di tutto Francesco.
Lele Magni


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