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Ai primi di giugno 1859 si insediano a Busto reparti dell'esercito Sardo inviati in Lombardia dopo l'armistizio firmato da Napoleone III° con l'imperatore Austriaco Francesco Giuseppe. Sono  i militi della Guardia Nazionale,  addobbati con giubbotti a righe turchine, non incutono paura e nemmeno rispetto, sono accolti dalla
popolazione con aria di insofferenza e scherno.
Crespi Pasquale detto “BILL”, capace di ogni mala azione, profferisce minacce ed insulti nei confronti dei militi piemontesi, ma viene lasciato stare.
I patrioti bustesi, cosidetti  trapananti  per la loro abilità di trapanare tutti i confini, in particolare quello svizzero con le bricolle di tabacco, esprimono incontenibile passione per Garibaldi, applaudito a Gallarate mattatore del Maresciallo Gyulai Comandante in Capo dell'Imperial Reggimento Austriaco, certo, un mese prima, di poter mettere a ferro e fuoco i ribelli con  centomila baionette, poi sonoramente sconfitto e canzonato al suon di ” Guarda Gyulai, ch'al vegn da primavera, ta mettan in capponera, a cantà chicchirichì”  .
Il 5 giugno 1859 in piazza Santa Maria a Busto il comandante austriaco Urban butta sul banco dell'Albergo Italia una moneta da venti lire con l'effigie di Napoleone, dice” Il vostro amico sarà qui a momenti”.
Allorchè negli anni venti  i giocatori della Pro Patria attraversano il Ticino  per andare a giocare contro  agguerrite compagini piemontesi, impattano avversari ostici, battaglieri in ossequio ai desiderata dei regnanti,  che auspicano militi aitanti, proni a combattere per la Nazione.
La diciottesima gara del campionato di 2^ Divisione Nord girone A si gioca a Vercelli il 2 maggio 1926 tra la compagine dei Vercellesi Erranti e la Pro Patria et Libertate USB.
La posta intera arride, 4 a 3,  ai locali grazie all'arrendevole comportamento dell'arbitro Maina di Torino che  consente la “ caccia all'uomo ” dei rossoverdi locali nei confronti degli ospiti biancoblu.
Al 10' Il mediano bustese Giani è già lacero contuso sopra l'occhio sinistro, e,  dolorante assai rimane stoicamente in campo dal rendimento quasi nullo. Al 40' la mezz'ala biancoblu  Crosta viene raggiunta da un proditorio calcione agli stinchi, cade a terra, viene rialzato e portato definitivamente negli spogliatoi.
L'ineffabile  Maina non nota alcunchè di avverso , indi, alquanto    pervicace, non interrompe  “ la caccia all'uomo bustese”, peraltro , beffardo,  estrae il cartellino rosso sul muso dei biancoblu Porta e Kutik.  
Al 79' il rossoverde Formaggio segna la quarta rete, guadagna l'intera posta ininfluente al mantenimento della propria squadra in 2^ categoria.
La classifica finale annota Biellese al  I° posto,  Pro  Patria al 3° , Vercellesi Erranti all'ultimo con soli quattro punti acquisiti in venti  gare.
La Pro Patria l'anno dopo ottiene la promozione alla Divisione Nazionale, rimane in alto sino all'estate 1933. I Vercellesi Erranti, alla luce  di non lievi preoccupazioni di natura finanziaria,       vengono accorpati dalla concittadina Pro Vercelli e       danno fine alla loro breve attività calcistica.
Giorgio Giacomelli   

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