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Saranno passati sette mesi quando la Pro Patria tornerà in campo e nulla sarà come prima.
Le incognite saranno molte, le certezze poche e in questa realtà non sarà semplice programmare.
Il vivere alla giornata non è mai sinonimo di sviluppo, ma,
al momento, risulta difficile capire se ci sarà il pubblico da subito o da
dopo, se ci saranno contributi per le società per affrontare protocolli sanitari
complicati, se ci saranno sponsor in una realtà economica in profonda crisi.
Dubbi che peseranno sulla campagna abbonamenti, sul budget societario, sulle ambizioni di allenatore e calciatori.
Molti programmi verranno messi in stand bye, in attesa di
conoscere qualche certezza in più che possa dare una direzione al futuro.
In casa Pro Patria si è già fatto sapere che la strategia
dell’attesa non permetterà di partire per il ritiro con la squadra completa.
Poco, male, l’importante sarà partire per il ritiro.
Meno attendista sarà la strategia per decidere l’allenatore
dei tigrotti. I contatti tra le parti inizieranno a brevissimo e la sensazione
a pelle è che potrebbero esserci delle sorprese.
Fa parte del naturale evolversi della situazione, la stima tra le parti è massima, ma è anche vero che ci sono dei fattori oggettivi che potrebbero influenzare la scelta di mister Javorcic.
Un allenatore giovane, stimato, che in questi giorni
appenderà al muro il quadro con il diploma del corso di Coverciano che lo
qualificherà come allenatore di livello superiore, c’è quanto basta per capire
che l’ambizione potrebbe prevalere sul cuore e farlo decidere decidere per una
scelta lontana da Busto.
Il desiderio di uscire dall’area di comfort, la voglia di misurarsi in una piazza con ambizioni da top player, l’aspirazione di misurarsi al di fuori di un campionato a lui ormai noto, potrebbero far compiere al tecnico croato il passo di addio.
L’urgenza di capire quale sarà la scelta del tecnico deriva
dal fatto che, in caso di addio, si dovrà ripensare alla rosa in base al credo
calcistico del nuovo allenatore.
Un passaggio obbligato che peserà sulle conferme degli
attuali tigrotti e orienterà il mercato del direttore sportivo Sandro Turotti.
La sensazione che mister Javorcic non stia sfogliando la
margherita per decidere, ma che abbia già un’idea precisa sul suo futuro è
abbastanza reale.
Per cui, non servirà attendere molto per conoscere la
decisione. La speranza di tutti è che l’allenatore rimanga a Busto per continuare
il progetto di cui è stato un grande protagonista, ma, se è vero che al cuore non
si comanda, è anche vero che certi treni passano una volta sola.
Da capire, se in tempo di Covid, i treni sono ancora come prima e se garantiscono quella sicurezza e comodità di quello che ha la
stazione in via Cà Bianca.
Flavio Vergani
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