Avvio sul fiacco, un tiro
di Kinces, un gol annullato ma Boniperti da parte juventina, l’uscita del biancoblu
Molina per distorsione alla caviglia.
Sul finire assist di
Candiani per Pozzi, 1^ comoda rete della Pro Patria.
Al rientro 10 juventini si
ammassano nella metà campo avversaria, assaltano il portiere biancoblu Bubo
Uboldi, vanno in bianco.
Per contro la mezz’ala
destra ospite Angiulèn Turconi s’invola nel lato sinistro della
schieramento avversario, nel giro di sei
minuti - 8’, 9’, 14’- marca due gol, scocca poi una micidiale bordata malamente
ribattuta dal portiere avversario Sentimenti IV°, facile preda del lesto
Antoniotti per la quarta rete biancoblu.
Turconi si guadagna la
convocazione tra gli azzurri per le Olimpiadi di Londra 1948, dietro anche
segnalazione del ex campioni del Mondo 1938 Meazza e Ferrari, rimasti devoti al
CT. Azzurro “Monsù” Vittorio Pozzo.
Angiulèn, da par suo, combatte non demorde , non basta
allo strapotere della Danimarca sull’Italia sconfitta 5 a 3. Tra i danesi
Pilmark e Jensen passati al Bologna, K.A.Hansen all’Atalanta, J.Hansen e Praest
alla Juventus l’anno dopo.
Turconi, biancoblu dal
1939, costo zero, passa al Como nel 1950 per lite 25 milioni. Buon emulo di
Reguzzoni, Monza , Masera , Merlo , Azzimonti, Borra, altri praticanti sui campetti di periferia scovati
da papà Caimi, Carlo Speroni, Carletto Colombo e collaboratori biancoblu nel
segno del buon calcio bustocco dalla S.S.Aurora in poi.
Giorgio Giacomelli
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