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Opaca prestazione della Pro Patria che interrompe la striscia positiva di 11 risultati utili consecutivi perdendo per due a zero con la Pergolettese.

Partita iniziata con una manciata di minuti di ritardo per un’incredibile disattenzione del portiere tigrotto Mangano che si presentava in campo con una divisa verde brillante del tutto simile alla maglia della Pergolettese che obbligava il numero uno tigrotto ad uno striptease a squadre già schierate in campo.

Mister Javorcic ricorre ad un ampio (esagerato?) turn over con Mangano tra i pali, fuori Boffelli e Gatti per Saporetti e Molinari con Lombardoni centrale di difesa. A centrocampo, fuori Bertoni e dentro Fietta e stavolta cambiando gli addendi la somma non rimane invariata.

A centrocampo, Fietta è la brutta copia di sé stesso, la difesa va in difficoltà come non mai e il gioiellino cremasco Morello, classe 1999, alla sua decima rete stagionale buca la porta della Pro Patria fin nei primi minuti del match.

Gli ospiti, apparsi molto più tonici dei tigrotti, hanno chiuso tutti gli spazi a centrocampo con ripartenze ficcanti e incisive che hanno creato scompiglio nella retroguardia tigrotta.

Nel secondo tempo, l’esperto Scardina raddoppiava, facendo scendere il sipario sulle speranze biancoblù.

In una giornata dove poco nulla ha funzionato, da citare il momento di difficoltà che stanno attraversando le punte bustocche: Parker ha confermato quanto già visto nelle ultime partite con una prestazione del tutto insufficiente, Kolaj è la fotocopia in bianco e nero del giocatore apprezzato prima dell’infortunio, Castelli non pervenuto nei minuti nei quali ha visto il campo. Rimane il solo Latte Lath che ha dato dinamicità e incisività alla manovra andando vicino al goal.

Troppo poco per una squadra che gioca in casa e troppo poco per insidiare una Pergolettese che segna e insegna in quel di Busto in virtù di una gara ben studiata da mister Di Paola e sapientemente interpretata dai giocatori che hanno di fatto annullato tutte le scelte tattiche dei tigrotti.

Nessun dramma, ovviamente, capita la giornata storta anche se gli special guest Mauro De Bernardi e Giannino Gallazzi, se ne sono andati dallo Speroni con il forte dubbio che sconfinava la certezza che, questa volta, il mister ci abbia messo del suo nel favorire gli ospiti con una formazione troppo distante da quella che tutti hanno in mente.

Finale classico di quando di perde, anche, se a onor del vero, qualcuno aveva storto la bocca fin da subito nel vedere un turn over così pensato e concentrato nella fase difensiva.

Flavio Vergani

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