La partita di ieri ha confermato un trend che da inizio campionato contraddistingue la Pro Patria: l'incapacità di pareggiare o ribaltare la partita quando va in svantaggio.
I tigrotti sono andati in svantaggio per otto volte in questo campionato, sette volte hanno perso e una sola volta sono riusciti a pareggiare.
Renate (1-0), Como ( 1-0), Juventus U23(3-1), Pergolettese (0-2), Pontedera (0-3), Grosseto (1-0), Novara (1-3) sono le partite perse, Grosseto (1-1) l'unica rimediata.
Ovviamente, pesa come un macigno la poca propensione al goal della Pro Patria che ama farsi attaccare per poi offendere l'avversario e, quando colpito, l'arrocco dei biancoblù diventa inespugnabile.
Diverso è quando la squadra è chiamata ad attaccare difese schierate di squadre in vantaggio che chiudono ogni spiffero non permettendo ai tigrotti di avere vita facile.
Il trend è chiaramente definito dai numeri e questo sarà un elemento di miglioramento per mister Javorcic che già nel dopo gara di ieri ha rilevato questo aspetto, ripromettendosi di lavorare sul punto.
Non è da escludere un aspetto psicologico che potrebbe togliere certezze, soprattutto ai più giovani, creando ansia e diminuita serenità che potrebbero influire sull'andamento del match.
Certo è che quando ieri la squadra è stata resa più offensiva dai cambi e in particolare dall'ingresso di un ispirato Le Noci, che quanto a tasso tecnico non ha eguali in questa rosa, si è visto un altro calcio. Peccato che la coperta è diventata corta e le ripartenze del Novara sono state micidiali.
Trovare il balance è esercizio difficile ma non impossibile per diventare una squadra coperta ma sbarazzina, per un playoff frizzante e sorprendente.
Tanto alla fine, cosa c'è da perdere ?
Flavio Vergani
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