Dopo le giuste e attese parole del direttore sportivo Sandro Turotti che ha tuonato contro quanto successo nella gara col il Padova (gomitata non vista dall'arbitro, o meglio ignorata dalla quaterna arbitrale), la Pro Patria archivia una domenica ricca di chiaroscuri e si concentra sulla gara di domani a Lecco ( ore 18).
Lecco che viaggia alla grande in casa con due vittorie su due partite, terzo rendimento del girone dopo Sud Tirol e Pro Vercelli.
Il Lecco, con gli ex Battistini e Mastroianni e con l'eterno Iocolano, si presenta al via con rinnovate ambizioni, dopo la delusione dello scorso anno che fece sbottare patron Di Nunno che non le fece mandare a dire ai suoi per il rendimento definito scandaloso.
La Pro Patria in trasferta non ha finora fatto bene: sconfitta sonoramente con il Trento e pareggio a Piacenza in superiorità numerica.
Un trend da invertire fin da subito, anche se il campo di Lecco non è dei più facile, seppur la tradizione sia decisamente dalla parte dei tigrotti che con il Lecco non perdono da una vita.
Da valutare le forze in casa biancoblu dopo dispendiosa gara con il Padova che ha prosciugato energie nervose e non solo fisiche.
Tigrotti che attendono ancora Vezzoni, desaparecido da troppo tempo che potrebbe dare una alternativa a mister Prina, già alle prese con le assenze importanti nel reparto difensivo come Lombardoni e Molinari.
Uno snodo importante per la stagione dei tigrotti che domenica prossima avranno a disposizione un turno casalingo alla portata con la Virtus Verona che, in caso di risultato positivo a Lecco, potrebbe spingere i tigrotti verso posizione meno scomode.
Flavio Vergani
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