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Il Presidente Giovanni Pellegatta consegna la raccolta del Tigrottino

Andrea Fazzari, Museum manager con Javorcic e Fiorenzo Magni, nipote di Mister Piero Magni


 E' stato il giorno del ritorno di Mister Javorcic, l'allenatore che ha firmato la promozione della Pro Patria, ma non solo.

Un allenatore entrato nel cuore dei tifosi e dei quali ha saputo comprenderne i sentimenti, le aspettative e i dolori vissuti, regalandogli tante gioie.

La festa è iniziata fin da subito, all’entrata in campo delle squadre, quando le tribune lo hanno accolto con un lungo e sentito applauso denso di affetto. Lui, con la mano salutava a destra e a sinistra, mentre il suo cuore batteva in levare.

Strano vederlo sull'altra panchina, ancor di più sentire la sua voce che incitava gli avversari della Pro Patria.

Mister Javorcic è entrato nella storia di questi colori e lo si è visto a fine partita quando ha raggiunto il Museum, dove gli è stato ufficializzato il terzo posto di sempre come numerica di presenze sulla panchina bustocca.

C'era tantissima gente ad attenderlo e i doni che gli sono piovuti addosso, sono stati un accessorio al vero regalo che ha ricevuto: un applauso scrosciante e convinto tributatogli da chi poi non ha perso occasione per una foto, una stretta di mano, un regalo personale. Tutti lo volevano e qualcuno ha minacciato di chiuderlo dentro al Museum per non farlo andare via più. Altri si sono augurati che potesse tornare per insidiare il primo posto di allenatore con più presenze. 

Lui , ha lasciato la porta aperta, con quel "un giorno tornerò a Busto", che vuole dire tutto e vuole dire niente, ma è bello sentirglielo dire

Lo spumante in versione Magnum con stilizzato lo scudetto che ha vinto con il biancoblu, la raccolta dei "Tigrottini" del Pro Patria Club e tanti altri pensieri sono stati segni concreti, che hanno voluto dare solidità  a quello che tutti i cuori desideravano trasmettergli.

Non si è mai preparati abbastanza per tali situazioni uniche e anche la scorza del comandante croato ha mostrato qualche crepa.

Il giusto regalo a chi ha dato molto alla Pro Patria, ricevendone molto e la stima reciproca è la giusta conclusione di un capitolo di storia bustocca scritta dall'allenatore in modo impeccabile.

La battuta finale che ha chiuso questa parentesi post partita "grazie mister di tutto, soprattutto del punto di oggi", ha fatto capire che la regia del destino è stata perfetta, permettendo una festa serena anche sotto questo punto di vista.

Insomma, festa doppia allo "Speroni" che meritava di essere vissuta e che ha premiato chi ha voluto esserci per ringraziare l'artefice principale dei recenti successi biancoblu, una festa vissuta prima in campo e poi nel dopo partita.

 Questa volta, come sempre, gli assenti hanno avuto torto.

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Flavio Vergani



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