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 Urla allo "Speroni" nel derby delle "Pro" giocatosi nell'orario peggiore della domenica, le 17,30.

Urla provenienti da dentro e fuori lo stadio. Quelle dentro provenienti dagli "urlini", versione embrionale dei futuri ultrà, che hanno sostenuto la squadra con grande enfasi, grazie a incitamenti davvero incisivi. Loro erano le scuole calcio  di GSD Sn Marco e ASD Nicolò Rezzara. Bravi!

Quelle fuori dei tifosi inferociti per un' attesa infinita per entrare allo stadio, dovuta a una pessima organizzazione ai tornelli, che ha fatto infuriare anche i più tranquilli. Attese arrivate fino a 50 minuti. Troppo!

Sul tema, vi rimandiamo al pezzo di Simone Merlotti.

Arriva un pareggio che accontenta la Pro Patria, ma non la Pro Vercelli, il cui Mister Scienza, ex tigrotto, riceve addirittura il privilegio dell'apertura "ad personam" della sala stampa, per una conferenza nella quale fa capire che avrebbe meritato la sua squadra, visto che la Pro Patria ha tirato una sola volta in porta. 

L'assenza dei giornalisti locali (perchè?)non permette di porre una lecita domanda, ossia, quante volte lo abbia fatto la sua squadra, visto che i taccuini sono desolatamente vuoti sul tema.

Il calcio non è mai stato una "Scienza" e mai lo sarà.

La Pro Patria, in goal su rigore grazie a Piu, che aveva persino segnato nell'azione che ha portato al penalty, ma che il solito Orsato di turno ha deciso che è più vantaggioso concedere un rigore, piuttosto che assegnare un gol, costringendo il centravanti bustocco a cimentarsi dagli undici metri.

Poi, come spesso accade nei secondi tempi tigrotti, la squadra andava in bassa marea, rintanandosi nella propria area difensiva, rinunciando ad ogni ripartenza.

Mister Prina ci metteva del suo togliendo Nicco e Bertoni, gli unici due in grado di garantire una minima capacità di palleggio in un centrocampo già di suo più orientato al dinamismo, piuttosto che alla tecnica, regalando alla Pro Vercelli tre quarti di campo.

Top di giornata Awua, centrocampista degli ospiti, che ha deliziato la platea con lampi di classe, un giocatore di cui sentiremo parlare in futuro.

Tutto è bene quel che finisce bene: la squadra allunga la striscia positiva a cinque partite, porta a casa un punto contro una accreditata ai play off e chiude una settimana densa di impegni con cinque punti sui nove disponibili. Chi si accontenta gode, dice il proverbio e mai come in questo momento i proverbi aiutano a vivere meglio, visto che i sogni sono stati già messi da parte da tempo.

 

Flavio Vergani

URORA PRO PATRIA 1919 – FC PRO VERCELLI    1 – 1     (0 – 0)

Marcatori: 5′ s.t. Rig. Piu (PPA), 27′ s.t. Gatto (PVE).

 

AURORA PRO PATRIA 1919 (3-5-2): 1 Caprile; 5 Molinari, 13 Boffelli, 6 Sportelli; 11 Pierozzi (38′ s.t. 18 Banfi), 16 Fietta, 14 Bertoni (38′ s.t. 8 Brignoli), 10 Nicco (17′ s.t. 3 Galli), 15 Pizzul; 7 Stanzani (1′ s.t. 9 Parker), 27 Piu (27′ s.t. 17 Vezzoni).

A disposizione: 12 Mangano, 4 Saporetti, 21 Colombo, 23 Ghioldi, 24 Giardino, 25 Ferri. All. Prina.

 

FC PRO VERCELLI (3-5-2): 1 Tintori, 4 Cristini, 2 Masi, 29 Iezzi; 23 Clemente (12′ s.t. 11 Della Morte), 86 Awua, 8 Emmanuello, 19 Belardinelli (21′ s.t. 13 Vitale), 32 Gatto; 10 Comi (38′ s.t. 14 Silenzi), 9 Bunino. 

A disposizione: 22 Rendic, 3 Carosso, 16 Sangiorgi, 21 Crialese, 24 Rizzo, 27 Erradi. All. Scienza.

 

ARBITRO: Luca Cherchi di Carbonia (Giulia Tempestilli della Sezione di Roma 2 e Giorgio Ermanno Minafra della Sezione di Roma 2. Quarto Ufficiale Fabio Franzò della Sezione di Siracusa).

 

Angoli: 1 – 7.

Recupero: 0′ p.t. – 4′ s.t.

Ammoniti: Awa, Tintori, Iezzi (PVE); Galli (PPA).

Note: Serata fresca e serena. Terreno di gioco in buone condizioni. 

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