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Da quanto scritto da Sergio Lupidi nel pezzo pubblicato ieri, la campagna abbonamenti della Pro Patria non sta andando a gonfie vele.

Trattasi di exit pool, visto che i numeri definitivi non sono ancora stati ufficializzati, ma la previsione non è certamente positiva, anche se c'è da capire quale sia il benchmark a cui riferirsi per qualificare la numerica finale.

I motivi sono tanti e sempre i soliti, partono dal fatto che le partite non sono calendarizzate in un giorno e in un ora precisa della settimana, con conseguenti indisponibilità potenziale per impegni vari ( si pensi alle partite di sabato pomeriggio, giorno lavorativo per molti), piuttosto che alla comodità di poter scegliere quando andare allo stadio e quando vedere il match comodamente seduti sul divano di casa, grazie alla diretta di Eleven Sport, per finire con il diminuito appeal del calcio, sempre più zeppo di regole per poter entrare allo stadio, che sta disincentivando molti tifosi.

C’è chi, come Danilo Castiglioni, pubblic relation man del Pro Patria Club, ha scelto di non abbonarsi alla Pro Patria dopo ben 50 anni di assoluta fedeltà alla sua mattonella. Un caso che merita un approfondimento, anche perchè aggiunge un motivo non presente in quelli sopracitati.

Danilo, come mai qualche questa scelta tranchant con il passato?

Come hai giustamente sottolineato, da 50 anni sono stato abbonato alla Pro Patria. Il principale motivo per cui si sottoscrive un abbonamento è di avere un vantaggio economico, quando questo si annulla, credo sia giusto rivalutare l’opportunità e, per quanto mi riguarda, non l’ho ritenuta soddisfacente. Da qui la mia decisione di non rinnovare l’abbonamento.

In che senso non l’hai ritenuta soddisfacente?

Nel senso che lo scorso anno l’abbonamento di tribuna laterale, per chi come me ha più di 65 anni, costava 220 euro per 19 partite, quest’anno costa 210 euro per 14 partite. Per cui, prima c’era un risparmio di 65 euro tra abbonamento e prezzo del biglietto. Quest’anno, questa differenza si è ridotta soli 30 euro. 

 Il prezzo del biglietto è di 15 euro, per cui se si saltano due partite si è già a break even. Tenendo conto che le due partite le ho già perse per impegni personali, non ho nessun vantaggio economico nell’abbonarmi. Mi rimane il disagio di dover comprare ogni volta il biglietto, questo è vero, ma se un giorno non potessi andare allo stadio per vari motivi, a livello economico non avrei ripercussioni, anzi…

Rispetto al passato, hai la certezza che la partita la vedresti in tv. Quanto ha pesato questa variabile sulla tua decisione?

E’ vero, non nego che sto apprezzando sempre più la modalità “poltrone e sofà”. Ho tutto a casa : Sky, Dazn, Eleven Sport ed Amazon, ho la smart tv, posso vedere tutto e di più. Inutile nasconderci, rispetto al passato l’offerta è davvero vasta e di grande comodità. Allo stadio, invece, si va nella direzione opposta, i vari controlli prima dell'ingresso sono stressanti e tra controlli del green pass non sempre agevoli e ticket non letti dal lettore dei tornelli, la procedura diventa impegnativa.

Cosa ti avrebbe fatto preferire l’abbonamento al biglietto?

Credo che il costo più corretto si aggiri intorno alle 150 euro per 14 partite, si sarebbe mantenuta la stessa attuale convenienza offerta al settore distinti, dove l’abbonamento, a mio avviso, risulta più competitivo rispetto al biglietto in modo più incisivo. Mi spiace anche non ci sia più l’abbonamento a 25 euro per i più piccoli, lo scorso anno lo avevo regalato a mio nipote per avvicinarlo alla Pro Patria.

 Flavio Vergani

 

 

 

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