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 E' tempo di rimpianti in casa Pro Patria, dopo l'ennesima rimonta subita nella gara di Gorgonzola.

Un film alla quinta replica che toglie ai tigrotti altri due punti apparsi alla loro portata.

La prima puntata del film è andata in onda nella prima gara di campionato con il vantaggio di Castelli nel primo tempo e il ribaltamento degli ospiti nella ripresa con Galenda e Manconi.

A Piacenza la replica, Parker portava in vantaggio i tigrotti e nel secondo tempo ecco la rimonta con Gonzi.

Terza proiezione con il Padova, Pierozzi gol nel primo tempo e ospiti decisivi nel secondo tempo con Valentini e Monaco.

Pro Patria che insisteva con le repliche con la Pro Vercelli, in gol con Piu nel primo tempo, ecco la rimonta di Gatto nel secondo.

Infine, l'ultimo episodio di Gorgonzola, gol di Stanzani e rimonta a fil di sirena con Perna.

Insomma, se le partite durassero 45 minuti, la Pro Patria avrebbe 12 punti in più e sarebbe ad un punto dalla capolista Sud Tirol.

Due indizi fanno una prova, figuriamoci cinque!

I motivi di questa debacle nei secondi tempi è da considerare con attenzione nell'ambito del miglioramento futuro delle performance della squadra.

Oscuri i motivi di questo trend, tra i tifosi si danno molte interpretazioni, tutte con un'anima di verità, ma, ovviamente, tutte da confermare.

Si parte dalle solite, ossia dalla tenuta psico- fisica della squadra, alle scelte di mister Prina a riguardo delle sostituzioni, che a volte hanno dato l'idea di incidere negativamente su un equilibrio raggiunto.

Il tema caldo riguarda la sostituzione di alcuni giocatori pilastri nei rispettivi ruoli, che sembrano non avere controfigure di pari valore, per cui, la rinuncia comporta evidenti problemi di riorganizzazione tattica.

Per esempio, privare il centrocampo dei suoi palleggiatori, già in una squadra che non ne conta così tanti, espone la difesa ad assedi continui, soprattutto se mancano elementi in rosa alla "Latte Lath", in grado di innescare ripartenze incisive.

Le tre partite in una settimana per la serie  C è soluzione impraticabile, viste le rose che non possono certamente essere paragonate a quelle di serie A, per cui il turnover diventa indispensabile, ma, forse, quando tale necessità non c'è, la moda delle cinque sostituzioni sempre e comunque, potrebbe essere riconsiderata.

A nostri tempi giocavano sempre quelli, tranne due e non è mai morto nessuno, per cui, non lo ha ordinato il dottore che sempre e comunque debbano giocare tutti, o quasi.

Meglio qualche punto in più e qualche sostituzione in meno.

Poi, magari, il motivo del problema non è questo, ma rimane il fatto che la Pro Patria dei primi tempi è stata spesso un gioiellino che ha messo on difficoltà squadre di vertice e squadre di fondo classifica, mentre nel secondo ha spesso subite le uno e le altre.

Un motivo ci sarà.

Flavio Vergani 

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