A parte i sorrisi e le strette di mano di facciata ogni cambiamento deve
essere valutato nel lungo periodo, al di là dei propositi che vengono
confortati dai vari "avremo- faremo - saremo" che sono doverosi, ma
non saranno mai garanzia per noi tifosi, spettatori e quindi privi di poteri
decisionali, testimoni di qualcosa che avrà una storia dove non potremo mai
essere attori protagonisti.
Esiste quindi OGGI una fisiologica diffidenza nei confronti di un nuovo
progetto che in fondo rinnega quanto era stato il filo conduttore ed il cardine
di una meravigliosa idea che si fondava sui simboli dell'appartenenza storica
al territorio ed alla presenza costante dei rappresentanti della società che da
oggi in poi sarà, a mio avviso, non più garantita.
Non desidero essere critico e dubbioso senza motivazioni valide e derivanti
solo da situazioni oggettive, ma penso di essere interprete dei sentimenti e
delle attese della tifoseria, oggi in parte curiosa ed in parte preoccupata per
le vicende future, precisando che sono disponibile, come sempre, ad accettare
osservazioni in merito se la mia interpretazione fosse giudicata come distorta
o prevenuta.
Resto quindi in attesa veramente di un segnale forte da parte della nuova
compagine societaria che possa garantire trasparenza e serietà, nella
continuità di un percorso, nato 5 anni or sono, che viene citato da tutti,
media compresi, come esempio da seguire per garantire a realtà di questa
categoria tranquillità economica e sviluppo armonico nella costruzione del
futuro orientato, come già espresso in precedenza, nella prospettiva della
valorizzazione del settore giovanile, ossigeno puro per non ricadere in difetti
endemici che in passato hanno causato importanti problematiche senza soluzioni.
In ultima analisi, oltre alla speranza naturale che questo atto possa
costituire l'inizio di una nuova fase importante della storia della nostra PRO
(simbolo di Busto Arsizio E NON "vicino a Milano"), mi auguro che
l'immagine costruita fino ad OGGI sia valorizzata in termini assoluti e confortata
da un assiduo sostegno anche DOMANI coinvolgendo, se possibile, anche le
istituzioni di una città, che sono in debito con tutti gli sforzi sostenuti per
garantire l'esistenza e la credibilità di una squadra "storica".
In fede
Sandro Lupidi
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