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 Non è qui la festa?

La Pro Patria rovina la festa dell'AlbinoLeffe che, dopo l'abbuffata di Gorgonzola, torna a casa nel suo nuovo stadio di proprietà. Fuochi d'artificio in cielo a fine partita, ma in campo le scintille le ha fatte la Pro Patria. Stadio con tribuna verticale da vertigini, dietro le porte insoliti bungalows e tanto terreno allo stato brado, pronto per la cementificazione in caso di serie B. A Bergamo non si butta via niente

Balla, balla, ballerino

La Pro Patria ha deciso di rendersi la vita più difficile di quanto già sia concedendo un goal agli avversari a inizio gara. Dopo il goal flash di Morello della Pergolettese, ecco il goal di Manconi che scarta un regalo di Natale in anticipo di Molinari e Saporetti che ballano in coppia il liscio, per festeggiare l'ultima partita dell'anno.

Tigrotti di carta velina 

Non bastava la lunga lista di infortunati che hanno complicato la vita a mister Prina, dopo pochi minuti alza bandiera bianca anche Brignoli. Se due indizi fanno una prova, qui siamo già nel campo delle quasi certezze. Difficile pensare a sfortunate coincidenze. La pausa arriva con perfetto tempismo per rimediare. A Roma qualcuno con i peli sulla lingua dava la colpa al campo, poi è arrivato quello che le dice in faccia e le ha dette.

Manca la testa, ragionano i piedi

Mancano i geometri di centrocampo Bertoni e Fietta e si rivede la Pro Patria di inizio campionato. Manovra spigliata, verticale, senza logorroici scambi a centrocampo, agile e incisiva. Una modalità tipo smart working bella da vedere e che ha permesso ai tigrotti di rischiare molto ( soprattutto nel secondo tempo), ma di creare una montagna di occasioni da rete. I rimpianti per i punti persi a Mantova e non solo con atteggiamenti opposti a quello visto oggi sono elevati all'ennesima potenza.

Che ci volete fare...son ragazzi e che ragazzi

Super Caprile in porta e uno spregiudicato Pierozzi, mandano gli under in Paradiso. Il primo compie parate prodigiose e sbarra la porta al raddoppio dei locali, il secondo prima litiga con la panchina locale, poi rovina la festa al fuochista pronto per lanciare gli artificiali. La voglia di mettere mano all'orecchio è tanta, ma il ragazzo è sveglio e preferisce far arrivare il messaggio alla panchina ospite via fax, ossia con la faccia e con qui pugni chiusi che parlavano da soli.

Il coraggio di giocare con i bianchi

Due partite convincenti dei tigrotti che trovano il balance per sopperire alla fragilità difensiva con una manovra più propensa alla fase offensiva. La Pro Patria di oggi ha giocato la partita senza paure, prendendosi rischi e dimostrando di avere la capacità di perdere o vincere la gara in qualsiasi momento. La squadra ha mostrato la sua anima antica, quella di inizio campionato, buttando nel cassonetto dei vestiti usati l'abito da cerimonia dello scorso anno, per vestirsi con la taglia di mister Prina. Inutile chiedere a questa squadra di non subire reti, due partite, due goal subiti, ma quattro punti in tasca. In sintesi, si possono portare a casa punti anche giocando con i bianchi e non sempre con i neri. 

Flavio Vergani


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