(Non)è qui la festa, nemmeno questa volta la "variante Pellegatta" riesce a vaccinare la sua fin qui sfortunatissima presidenza, dalle insidie del virus.
Il Covid sta mettendo lo zampino in tutte le attività cardine del Pro Patria Club, da quelle straordinarie, come la festa della birra, a quelle ordinarie che prevedono sempre è comunque momenti di socializzazione non semplici da gestire in periodo di pandemia.
Nonostante questo, il presidente Pellegatta non dorme di notte per creare una variante organizzativa per queste manifestazioni, per cercare di dimostrare in tutti i modi l'affetto verso la squadra.
Così, pur di non rinunciare ad un piatto forte del club, ossia la festa di natale, da sempre magistralmente organizzata, aveva concordato con Nicolò Ramella, addetto stampa della società tigrotta, una back position utile per incontrare i giocatori nel pieno rispetto delle regole.
L'idea era di utilizzare lo spazio offerto dall'Antoniana, un simil open space organizzato, dove si sarebbe potuto incontrare i giocatori per lo scambio degli auguri.
Già fissata la data per l'8 Dicembre alle ore 17.00.
Purtroppo però, non esistono solo regole di distanziamento sociale, di super green pass e di tamponi vari, ma anche di gestione degli alimenti, che hanno reso di fatto impossibile l'organizzazione della festa.
Così, anche questa volta, la "variante Pellegatta" nulla ha potuto contro il Covid, che segna un'altra rete a proprio favore, ma Giovanni assicura che, prima o poi, si pareggeranno i conti.
Comunque sia, una rappresentanza del Pro Patria Club incontrerà i giocatori in settimana per portare l'augurio di Buon Natale dei tifosi, in attesa di poter organizzare in un altro momento quanto da sempre previsto dal club.
Insomma, Covid, fattene una ragione, Pellegatta varia, ma non molla!
Flavio Vergani
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