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Su i motori, Pro Patria. E’ il momento di centrare la pole position per togliersi dalle scomode file di fondo.

E’il momento di lasciare alle spalle “chi eravamo lo scorso anno”, per dimostrare “chi siamo quest’anno".

I giocatori devono credere in sé stessi e i tifosi nei giocatori, per fare corpo unico e vincere la madre di tutte le partite.

Un crocevia che propone molte strade a perdere e una verso la vittoria. Non è possibile sbagliarla.

Non importa il nome dell’avversario, potrebbe essere anche il Real Madrid, non importa chi scenderà in campo e neppure il risultato.

Solo una cosa conterà: credere che questa squadra non ha nulla in meno dell’avversario. I punti, certamente si, ma non per meriti degli avversari, ma per colpa propria.

Servirà dare un calcio al passato, quello remoto ricco di soddisfazioni e quello recente ricco di delusioni, per resettare il sistema e convincersi che tutto è possibile a questa squadra, visto che è stato possibile per altre. I ricordi di Fiorenzuola, Giana, Pro Sesto, non siano deprimenti, ma provocazioni in grado di stuzzicare la voglia di rivincita.

Il risultato finale sarà comunque vincente, anche in caso di sconfitta, se in campo ci sarà sudore, voglia di soffrire, sano agonismo, voglia di gettare il cuore oltre l’ostacolo.

Per ciascun giocatore l’unico obiettivo sarà di andare sotto la curva a fine partita con la certezza di aver fatto tutto e di più per vincere la partita. Se arrivasse la sconfitta, ci saranno comunque applausi.

Quando il gioco si fa duro, i duri iniziano a giocare, direbbe John Belushi, nessuna frase sarebbe più adatta per la partita di domani, un’occasione unica per dimostrare che questa squadra è viva e crede in sé stessa e nel suo timoniere.

Nel passato si è spesso parlato che da qui a fine campionato saranno tutte finali, ebbene, occorre credere a quanto si dice e far seguire i fatti alle parole.

A Mantova non è stata come una finale e nemmeno con il Seregno. Troppa paura, poca personalità, poca leadership di chi, in questo momento, dovrebbe prendere per mano i meno esperti.

Il tutto per due miseri punti contro due squadre per nulla trascendentali.

Ragazzi, date un calcio alla paura e tornate liberi di mente, se per barattare un punto si deve snaturare le proprie propensioni, non si va da nessuna parte.

Tornate a divertirvi e tutto sarà più semplice.

( Per i più pignoli, la bandiera degli ospiti è sbagliata, ma quella abbiamo)

Forza Pro Patria

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