Se questi sono i progressi programmati in nome della politica dei piccoli
passi, in regime dei tre punti in caso di vittoria, il futuro non si dipinge
particolarmente roseo.
La professione di ottimismo che pubblicizza mister Prina a questo punto mi
sembra stonata e non confortata da una realtà che, giornata dopo giornata, si
rivela molto incerta.
La ormai cronica difficoltà a concretizzare in gol le nostre azioni è storia
passata e recente purtroppo, penalizzata ancor più dalla storica permeabilità
della nostra difesa, derivante forse anche da uno scarso filtro da parte del
nostro centrocampo, e quindi lontano ricordo di quella (con esponenti diversi!)
riconosciuta, nel corso della precedente stagione, come la migliore della
categoria.
Dove siano i difetti ormai endemici della nostra squadra è abbastanza
evidente (ndr- assenza di schemi collaudati anche su palla inattiva ed mancanza
di organizzazione collettiva in alcune fasi di gioco con iniziative personali
fini a se stesse) e la soluzione non semplice deve essere figlia di decisioni
univoche, deputate evidentemente allo staff tecnico che con competenza e
professionalità deve dimostrare che il materiale umano a disposizione può
essere impiegato ottimizzando al massimo le risorse del singolo individuo al
servizio della organizzazione del gruppo.
Mi spiace essere abbastanza severo nella globalità dei giudizi, ma la
situazione di classifica può solo orientare in una direzione che per ora, a mio
avviso, è ancora rimediabile (le differenze in punti tra zona a rischio e
centro di tranquillità sono ancora non così dilatate) ma, preso atto dei
difetti analizzati sul nostro organico, richiede interventi immediati, se
possibile economicamente anche qualche modifica nell'organico o in alternativa
lo scontato cambio, tanto praticato, riferente alla guida tecnica, anche se
questa soluzione potrebbe non avere in questo contesto una valenza determinante
nella risoluzione dei problemi.
Alla luce di quanto esposto è innegabile che le sensazioni che mi permetto
di esternare, ovviamente a titolo personale, sono quelle di una sicura
preoccupazione per il domani e la conseguente paura di essere destinati a
percorrere una strada particolarmente tortuosa con una autovettura oggi non in
grado di affrontare gli ostacoli che saranno sicuramente proposti durante il
percorso.
Non esiste nel calcio una soluzione unica ed inconfutabile per risolvere i
problemi, in quanto nello sport troppi elementi concorrono alla espressione
finale del risultato, che in fondo è ciò che conta per definire positività e
negatività; tuttavia occorre oggi individuare al più presto le carenze
esistenti, tentando di porre rimedio affidandoci anche alle capacità indiscusse
del nostro DS, per il quale nutro stima incondizionata derivante dalle
soluzioni trovate nel corso di questi anni.
Quindi niente proclami con punti di minima programmati ma solo propositi di
ricerca della vittoria in ogni incontro ed al massimo intelligente modifica del
nostro atteggiamento in corso d'opera, adeguandoci agli eventi dettati dalla
forza dimostrata dall'avversario.
Meglio mettere a referto DUE vittorie ed una sconfitta anzichè TRE anemici
ZERO A ZERO!!
La conclusione è comunque sempre la stessa ovvero il nostro dovere di tifosi
veri è sempre quello di garantire la nostra presenza allo Speroni per non
sentirci, almeno noi, in debito con i nostri ragazzi e fornire almeno il
supporto emotivo per aiutarli a raggiungere il risultato positivo che vedo ancora
raggiungibile con un cambio immediato di mentalità ed atteggiamento.
Proviamoci.....anche gettando il cuore oltre l'ostacolo!!
Sandro Lupidi
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