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Rubiamo dal profilo Facebook di Giorgio Giacomelli, il suo ricordo di Pippo Taglioretti.

Chi più di lui lo può ricordare come merita di essere ricordato?

Nessuno.


I “ ragazzi “ della Pro Patria nell’agosto 1954 son 2 portieri, 2 terzini, 5 mediani, 5 attaccanti. Tra i terzini, Taglioretti Giuseppe " Pippo ", arrivato dalla vicina Fagnano Olona, via " Castellanzese ". Tassotto, tarchiato, ben messo, nonostante un colpo proibito ricevuto in allenamento da un titolare ormai un po’ giù di corda, si impone in marcatura asfittica, tale accidiosa per l'avverasrio di turno. Diviene poi " libero " utile alla " bisogna " per totali 15 campionati in BIANCOBLU, ossia 393 gare. L'esordio " in prima " è contro la Lazio a Roma( 14^ serie A ), persa per 2 a 0, nonostante l'assidua cura riservata dal Pippo al nazionale azzurro, Vivolo, girato alla larga. Taglioretti si ripropone sette giorni dopo a Busto contro la Juventus, su campo pesantissimo per l’abbondante nevicata. Esuberante, utile, irruente, si guadagna la maglia biancoblu per le due partite successive.Rientra da infortunio il titolare Cattani, Pippo torna nei ranghi. Passa al Siena nel 1958/59 per ragioni di Servizio Militare, rientra alla Pro Patria, colleziona con massima professionalità le restanti gare per arrivarne a 393. Forma con GianCarlo Amadeo una " coppia " granitica, accostabile alla miglior tradizione bustocca identificabile da Mara/ Fizzotti, Monza/ Agosteo, Crespi/Ivaldi, Azimonti/ Viney.

Sin ad un paio di anni addietro era d'obbligo la gara allo Speroni al Suo fianco. Scarno, incisivo, sorridente, sempre sul pezzo...il calcio giocato c'e l'aveva dentro.
L'ho sentito al telefono cinque giorni addietro...non il solito gioioso Pippo...ho ancora il groppo in gola.
Guardati in giro, se trovi il mio Andrea, stagli accanto, siete simili dentro.
Giorgio Giacomelli.

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