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La situazione di stallo, creatasi in società dove la nuova proprietà, identificata solamente in termini visivi da un presidente, puramente simbolico e quindi senza autonomia decisionale ed operativa, ha sicuramente causato nella tifoseria una situazione di sfiducia ed incertezza che ha richiamato nella nostra mente situazioni di un passato spiacevole che non avremmo mai voluto rivivere.

L'intervista, pubblicata su Tutto C, con le dichiarazioni del nostro DS Turotti, non ha certamente dissolto le nebbie comparse all'orizzonte e, nella evidenza e nella sincerità dei messaggi, trasmette la assoluta difficoltà ad intraprendere qualunque azione, comprese quelle di un ipotetico mercato, in mancanza di un referente attendibile che possa garantire la certezza di un impegno serio e costruttivo.

Anche la tempistica decisionale, prospettata con termini di fine gennaio, tende ad avvalorare la tesi che la squadra non potrà essere modificata in alcun modo in quanto giustamente, senza una chiara linea di condotta da seguire, supportata ovviamente anche in termini economici, non sarà possibile intervenire con modifiche dell'organico, anche in caso di interessanti opportunità fossero a disposizione.

La normalità di una società dovrebbe essere certamente diversa, dove parametri come sicura identità dei referenti, progetti non costruiti su terreni sabbiosi e presenza costruttiva sul campo dovrebbero essere coniugati in modo armonico per fornire, a chi deve agire nella costruzione della squadra, strumenti adatti a sostenere la validità delle iniziative volte a rinforzare l'organico dove si ritiene opportuno agire.

Oggi, mi auspico non domani, per non essere accusato di pessimismo cosmico, la situazione in corso non fotografa panorami sereni, anche se la porta socchiusa su antichi orizzonti, in caso di non rispetto di clausole, per impegni non onorati, lascia ancora uno spiraglio di luce per non fare naufragare completamente quanto fino ad oggi costruito con serietà, lungimiranza ed equilibrio economico.

Si dice che l'attesa, nella vigilia di un evento, sia forse più emozionante di quanto sarà sentito al verificarsi dello stesso ma, in questo specifico caso sono disposto a rinunciare a qualunque sensazione preventiva per avere subito riscontri certi e positivi.

Come ultima considerazione vorrei porre l'accento (senza accenni polemici) sulle ultime dichiarazioni rilasciate agli organi di stampa dal consorzio SGAI il quale si pone in posizione assolutamente difensiva in relazione alla sua credibilità professionale, dissociandosi in modo netto dalle responsabilità penali attribuite al suo presidente (senza fare riferimento alcuno alla recente acquisizione nell'ambito sportivo) quasi che tutto quanto esposto debba implicitamente costituire garanzia assoluta di fattivo impegno senza dubbi di sorta.

Restiamo quindi alla finestra per osservare e lasciamo la porta socchiusa in modo che, chi attendiamo, non debba usare le chiavi ma solamente spingere la maniglia per entrare, sperando che il nostro invitato non stia leggendo la Bibbia!!

Repetita iuvant....spero.

Sandro Lupidi

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