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Clamoroso allo "Speroni", il Piacenza segna due reti, senza mai tirare in porta.

Questa la sintesi del pareggio per due a due tra una bella Pro Patria e uno scialbo Piacenza.

Capolavoro di mister Prina che, orfano di mezza squadra tra Covid e infortuni vari e della dirigenza di Sgai assente sulle tribune, inventa uno schema con Più unica punta con a sostegno Ferri e Ghioldi.

Il Piacenza ci capisce poco niente e la Pro Patria va a nozze,  trovando il vantaggio a pochi minuti dall'inizio con Pierozzi che cede la sua fascia di competenza a Ferri per un cross perfetto incornato dallo stesso Pierozzi, centravanti per l'occasione.

Il primo tempo è accademia biancoblu, con un Ferri ispiratissimo, un Ghioldi delizioso e un Piu in versione Premium.

Dietro, la difesa è orfana di Saporetti e, siccome non è tempo di Cresime o Comunioni, rimane solo il matrimonio di un amico a giustificare la sua assenza, oppure, rimane quel che tutti sanno ma non si può dire. 

Cambia poco, Vaghi, lo sostituisce al meglio e meriterà la citazione di mister Prina.

La partita, saldamente nelle mani dei tigrotti, veniva sparigliata da un rigore per gli ospiti, causato da un fallo di mano di Boffelli che in scivolata lasciava aperto l'alettone del DRS e costringeva lo scarsissimo arbitro di giornata ad indovinarne una.

Cesarini toglieva la ragnatela al "sette" della porta di Caprile, disturbato per l'occasione, dopo un intero tempo da reddito di cittadinanza.

La Pro Patria odierna non poteva essere scalfita da un episodio del genere e in effetti non lo è stata.

La reazione è stata rabbiosa e immediata ed ecco il raddoppio con Galli che depositava in rete una respinta del portiere su tiro dell'indiavolato Piu.

Poi, tante altre occasioni buttate al vento, in particolare una di Piu, ingannato dall'egoismo della punta, che non serviva un Ghioldi libero davanti alla porta per il più facile dei goal.

Alla fine, ecco il pari degli ospiti che giocavano a bigliardo di sponda e trovavano l'autorete di Pizzul che chiudeva la partita.

Prima, l'espulsione del solito Cosenza che, dopo aver dato il peggio di sè con le solite sceneggiate in campo e polemiche sterili con arbitro e avversari, guadagnava la doccia in anticipo per un fallo su Parker.

Niente di nuovo su questi schermi. Il lupo perde il pelo , ma non il vizio.

Il bicchiere mezzo pieno è la prestazione davvero convincente della Pro Patria, il mezzo vuoto è relativo al fatto che se non si vincono queste partite, difficile pensare a quali si potranno vincere.

Intanto, occhi puntati sulla partita societaria che si giocherà in settimana.

Gli ultrà, si sono uniti ai primi tifosi che fin da subito avevano contestato l'arrivo della proprietà napoletana e hanno chiesto educatamente "Sgai quando te ne vai"?

Adesso, non manca più nessuno nel sottoscrivere la richiesta, tardiva per alcuni.

Peccato che chi lo ha chiesto subito è andato nella solita black list, mentre gli altri guadagnavano punti sulla fidelity card, dando fiducia ad una realtà che neppure la più ottimistica delle "due diligence" avrebbe consigliato di fare.

Intanto, sugli spalti zero presenza per la dirigenza, mercato congelato e tutti dentro a 5 euro, ospiti compresi, alla faccia degli abbonati, che, magari avranno chiesto indietro i soldi del Covid, ma poi, pagano il doppio degli altri. Per par conditio e onestà intellettuale, anche questo fatto, al pari dell'altro, andrebbe confidato in "camera caritatis".

 In attesa del regalino che speriamo faccia giustizia.

Un recente ex presidente diceva che a Busto il mondo gira al contrario, come dargli torto?

Flavio Vergani

AURORA PRO PATRIA 1919 – PIACENZA CALCIO 1919    2 – 2    (1 – 0)

Marcatori: 3′ p.t. Pierozzi (PPA); 6′ s.t. Rig. Cesarini (PIA), 10′ s.t. Galli (PPA), 37′ s.t. Autorete Pizzul (PIA).

 

AURORA PRO PATRIA 1919 (3-5-2): 1 Caprile; 2 Vaghi, 13 Boffelli, 5 Molinarii; 11 Pierozzi (21′ s.t. 8 Brignoli), 25 Ferri (44′ s.t. 16 Fietta), 10 Nicco, 3 Galli, 15 Pizzul; 23 Ghioldi (27′ s.t. 9 Parker), 27 Piu.

A disposizione: 12 Mangano, 6 Sportelli, 7 Stanzani, 18 Banfi, 24 Giardino. All. Prina.

 

PIACENZA CALCIO 1919 (3-5-2): 1 Pratelli; 4 Nava (14′ s.t. 25 Armini), 3 Cosenza, 13 Marchi (1′ s.t. 27 Munari); 15 Parisi, 26 Gonzi, 14 Castiglia, 24 Marino, 21 Giordano (21′ s.t. 9 Dubickas); 10 Cesarini (34′ s.t. 7 Lamesta), 39 Raicevic.

A disposizione: 12 Libertazzi, 35 Galletti, 2 Rillo, 5 Tafa, 34 Boffini. All. Scazzola.

 

ARBITRO: Niccolò Turrini di Firenze (Giacomo Monaco della Sezione di Termoli e Lorenzo D’Ilario della Sezione di Tivoli. Quarto Ufficiale Alfredo Iannello della Sezione di Messina).

 

Angoli: 4 – 3.

Recupero: 2′ p.t. – 4′ s.t.

Ammoniti: Marino, Castiglia (PIA).

Espulsi: al 46′ s.t. Cosenza (PIA) per gioco falloso su Piu.

Note: Giornata fredda e soleggiata. Terreno di gioco in buone condizioni.

                                             

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