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Torna di moda il Covid in casa Pro Patria, dove si registrano tre positivi. La variante Omicron non fa sconti e tiene col fiato sospeso l'intero movimento calcistico che, dopo aver ridotto la capienza degli stadi, potrebbe dover riconsiderare il suo calendario per garantire la regolarità del torneo.

Intanto, fuori dal campo si cerca di intuire quale sarà il futuro societario.

Diventerà predominante la "variante Citarella", oppure si dovrà riconsiderare la "variante Testa"?

Fare il tampone al presente per capire se positivo alla variante napoletana non è per niente semplice.

Certamente non basta un tampone rapido, visto che i tempi di sviluppo della vicenda sono più da molecolare, in quanto, dal giorno dell'insediamento in via Cà Bianca della nuova variante, non si sono registrati passi in avanti per curare la negatività della Pro Patria.

I tifosi sono in vigile attesa e cercano di togliere la mascherina ad una situazione che non appare semplice da decodificare.

Tifosi che, anche se vaccinati da tempo e con parecchie dosi, verso malattie societarie, avevano perso l'abitudine alla sofferenza, dopo aver sperimentato la cura Testa, che aveva tolto loro ogni sintomo.

Ora, qualche grado di febbre inizia a salire, visto che i giorni passano, ma ancora non si registrano movimenti di mercato e neppure una presenza rassicurante dei nuovi proprietari, per ora manifestatesi solo con occasionali apparizioni del Presidente Citarella.

Rimane da scoprire se le vicende che hanno investito il consorzio Sgai e il suo presidente Galloro, possano essere un ostacolo per ottemperare tutte le clausole inserite nell'atto di vendita che, se non garantite, farebbero decadere il diritto di proprietà.

Consorzio Sgai che si è fatto vivo con una comunicato stampa per chiarire che quanto riportato dalla stampa trevigiana relativamente al modo di operare del consorzio stesso non è corrispondente alla realtà dei fatti.

La precisazione non può che far piacere e far sperare che la conseguenza di questa affidabilità societaria garantita e ribadita possa far decollare il progetto biancoblù con una ristrutturazione stile 110% che porti fin da subito concreti rinforzi in campo e fuori.

Come noto, l'uscente Patrizia Testa ha consegnato ai nuovi proprietari la lista dei compiti da fare a casa per essere promossi e ottenere il rogito di acquisto. Da capire entro quando questi compiti dovranno essere espletati.

Rumors parlano di una deadline fissata per fine Gennaio, ossia la peggior data che si poteva scegliere in relazione alla vicenda sportiva. Infatti, quel giorno il mercato sarà chiuso e, chiunque sarà al timone della società, non potrà rinforzare la squadra. Alibi che, comunque vada, non potranno essere una giustificazione.

Per ora, sul tema rimangono le parole del Presidente Citarella che aveva dichiarato in sede di presentazione che le operazioni di mercato sarebbero state vincolate a precise richieste del Direttore Sportivo Turotti.

Per cui, se questo fosse ancora valido, ci si aspetta la prima mossa dal biellese, sempre che si ritenga di intervenire su una rosa che ai più sembra essere mancante di almeno due pedine.

Non sarà semplice ottenere il green pass per la salvezza, per cui è bene valutare con grande attenzione l'opportunità concessa dal mercato di riparazione, per evitare di dovere penare in terapia intensiva nei prossimi mesi per salvare la pelle della Pro Patria.

Flavio Vergani




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