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In casa Pro Patria si sposa lo stile dei grandi elettori, ossia, dopo la scadenza annunciata, non si conosce ancora il nome del Presidente.

Facile finisca come per il Presidente della Repubblica, con un Testa due che riporterebbe indietro le lancette di qualche mese.

Il parallelismo è perfetto anche per quanto riguarderebbe i motivi del mandato due, come Mattarella, l’impressione è che Patrizia Testa potrebbe esserci perché serve, non perché vuole. Un modo per entrambi di uscire da un tunnel nei quali si sono infilati, seppur i gradi di responsabilità siano ben diversi tra Mattarella e Testa.

Il Consorzio Sgai non è certamente noto per il rispetto dei tempi di intervento e sul punto i soci del Pro Patria Club hanno potuto sentire dalla viva voce di una vittima legnanese del Consorzio Sgai che è andato nella sede del club per condividere la sua disavventura con dovizia di particolari che hanno lasciato senza parole, per cui nessuna sorpresa se non ci siano ancora comunicati sulla decisione finale.

Non è escluso che le parti si siano presi dell’extra time per eventuali soluzioni mediate rispetto al prendere o lasciare.

Sullo sfondo, c’è sempre da considerare che il ritorno della società in mano di Patrizia Testa rappresenterebbe un problema per la sua carriera politica e questo non è un dettaglio

Intanto, la squadra rinforzata dall’attaccante Pesenti, non il più simpatico per i tifosi bustocchi dopo le sue reazioni in campo contro gli stessi, si appresta a incontrare il Trento.

Nel pomeriggio, alla 14,30, nell’orario peggiore per i tifosi lavoratori e con totale mancanza di attenzioni verso gli abbonati, la truppa di Mister Prina dovrà riscattare la gara di andata persa per tre(nto) a zero.

Piena emergenza confermata per le diverse assenze e per le scelte di mercato che rinunciano ad un difensore, nonostante la perdurante assenza di Lombardoni, il cui infortunio sta andando per le lunghe e per il mancato ritorno di quel Vezzoni, che tutti aspettano e indicano come un valore aggiunto in arrivo, senza che lo stesso si materializzi.

Giocando praticamente due volte in una settimana, i tempi di recupero di fatto dimezzano le gare residue.

Se nel passato attendere un giocatore per un mese, significava che lo stesso non avrebbe giocato quattro partite, oggi ne perderebbe otto e non mancano trenta giornate alla fine del campionato.

Se poi, l’aspettativa è di averli nei play-out, allora lo scenario cambia e la scelta comincia ad avere un senso, anche se lascerebbe sbigottiti.

La Pro Patria ha la terz’ultima difesa del girone e il terz’ultimo attacco, i numeri dicono che entrambi i reparti meritavano attenzioni, ma, evidentemente il budget non permette di dare alla squadra quello che i numeri e la posizione in classifica attestano chiaramente.

Dopo le belle prestazioni che hanno portato pochi punti, dopo i miglioramenti mostrati dalla squadra nell’ultimo periodo, serve portare a casa punti. Servirebbe che gli attaccanti inizino a metterla dentro, visto che finora sommando i goal di tutti e quattro non si arriva alla doppia cifra.

Se la difesa incassa e l’attacco non segna, si potrà anche giocare benissimo, ma difficilmente ci si salverà.

Oggi, l’occasione è perfetta, il Trento ha la terz’ultima performance in trasferta con soli otto punti raccolti: una vittoria, cinque pareggi e cinque sconfitte.

Flavio Vergani

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