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Ci sono i fatti e le sensazioni.

La sensazione diventa un fatto quando viene misurata, sconfinando dall’impressione alla concretezza.

La sensazione è individuale, virtuale, soggettiva, difendibile, persino autoconvincente.

Il fatto è oggettivo, certificato, reale, indiscutibile.

La sensazione diverte, alimenta il confronto, stuzzica la polemica, attiva la provocazione.

Il fatto è antipatico quando smentisce, regala sicurezze, sposa l’oggettività, vive di certezze.

Guardare ai fatti è proprio dei realisti, la sensazione è pericolosamente consolatoria, giustificante, deviante.

E’ venuto il momento di guardare in faccia ai fatti e non alle sensazioni.

Cessione societaria: La sensazione iniziale di tutti, o quasi, non trasmetteva entusiasmo. Troppe le voci, troppi i riferimenti ad analoghe situazioni del passato, troppi i dubbi sul progetto. Sensazione che tale rimaneva, mancavano i fatti e le rassicurazioni che arrivavano dagli attori principali di tale operazione suonavano stonate, ma avevano ragione d’essere, perchè orfane del contrario. Oggi, i fatti danno ragione agli scettici, torto agli ottimisti. Il tempo ha certificato la sensazione, trasformandola in un fatto che ha pesato e peserà sull’esito di questa stagione, dentro e fuori dal campo. Inutile far finta di niente.

Squadra: La sensazione è che questa squadra sia migliore di tante altre che la precedono. I fatti dicono il contrario. Terz’ultimo peggior attacco del girone e terz’ultima difesa, quart'ultima in classifica La sensazione è che non sia poi così diversa da quella dello scorso anno. I fatti dicono che si è perso Lombardoni che era più richiesto di Gatti in serie B e lo stesso Gatti che è volato in serie A. Mancano anche Kolaj e Latte Lath, ora in serie B. Manca mister Javorcic volato alla capolista del girone. Manca Le Noci , che qualche castagna dal fuoco l’aveva tolta entrando dalla panchina.

Mister Prina: Le sensazioni di mister Prina riguardano una squadra molto migliorata rispetto al girone d’andata. Impressione del tutto condivisibile, viste le ultime prestazioni in termini di gioco dei tigrotti. I fatti dicono che la posizione in classifica non è diversa dalle precedenti, i numeri relativi ad attacco e difesa nemmeno e la squadra registra solo due vittorie nelle ultime dodici giornate, con Legnago e Pergocrema.

Cambi: La sensazione è che la panchina della Pro Patria poco aggiunge e molto toglie alla performance media della squadra. La qualità media rispetto al passato sembra essere diminuita con particolare concentrazione della diminuzione concentrata nelle back position.

I fatti dicono che la Pro Patria è stata spesso rimontata nei minuti finali dei match, ossia quando si è messa mano all’undici iniziale e che difficilmente risolve le partite con i nuovi entrati. Cambiare è la moda del momento, ma non lo ha ordinato il dottore e nemmeno danno partita persa a chi non cambia. L'impressione di molti è che il turn-over aiuti quando si gioca molto, il fatto è che è meglio vincere una partita e perdere le due successive, piuttosto che pareggiarne due ( Piacenza e Trento) e perdere l'altra (Padova). Rimane poi l' impressione che a vent'anni si possano giocare due partite la settimana per 90 minuti, soprattutto quando si è scelto di fare i calciatori. C'è chi asfalta autostrade a Ferragosto da 40 anni e non perde un giorno di lavoro.

Cessione di Gatti: La sensazione è che il Frosinone abbia fatto l’affare del secolo e la Pro Patria l’errore della storia. I fatti dicono che la Pro Patria lo ha acquistato a zero dal Verbania e venduto a (si dice) 250 mila euro. Il Frosinone lo ha venduto alla Juventus a 10 milioni. Per cui, la Pro Patria ha ottenuto una plus valenza pari a 250 mila volte il prezzo di acquisto, il Frosinone pari a 40 volte. Che poi, in valore assoluto i ciociari hanno fatto Bingo lo sa anche un bambino, ma i numeri trasformano le sensazioni in fatti, persino quelli che appaiono per quello che non sono.

Lombardoni e Vezzoni: La sensazione è che con loro ci sarebbero molti meno problemi, soprattutto difensivi. Il primo ha trasmesso la sensazione di essere molto forte, il fatto dice che occorrerà confermare l’impressione dopo questo grave infortunio. Il secondo si è visto poco e mai ha avuto esperienze professionistiche, essendo un prodotto del settore giovanile dell’Inter. La sensazione dice che potrebbe essere potenziale, il fatto dice che va confermato e il tempo stringe.

Il fatto dice che i due non ci sono, uno per un intervento al tendine d’Achille che trasmette la sensazione che non sia stato risolutivo, l’altro per problemi fisici che ne rimandano il recupero.

Mercato: L’impressione è che anche al netto della vacanza dirigenziale che si è registrata da Novembre a ieri, uscenti ed entranti, per motivi diversi non avrebbero acquistato rinforzi.

I fatti dicono che è arrivato un giocatore svincolato in attacco e nessuno in difesa. L'impressione è che si risolva poco in attacco e niente in difesa.

Pubblico: L'impressione è che interessino poco le esigenze dei tifosi lavoratori che dopo le varie peripezie per acquistare il biglietto a botteghini chiusi, green pass e orari variabili, aspettano un segnale che riqualifichi la loro centralità nel progetto.

I fatti dicono che si è scelto di anticipare in pieno orario lavorativo e feriale la partita con il Trento non considerando le esigenze dei tifosi in termini di disponibilità e il fatto che gli abbonati abbiano pagato in anticipo la partita. I fatti dicono che i 300 spettatori registrati ieri confermano il danno procurato e che si è scelto di rinunciare anche a quel minimo di "effetto casa" dato dal sostegno del pubblico. La curva degli ultrà desolatamente vuota è stata la fotografia perfetta del danno autoprocuratosi dalla società. Mister Prina, tempo fa, invocava la necessità di compattezza tra le varie unità che compongono il mondo Pro Patria. La richiesta sembrava un fatto, ma se si sceglie di rinunciare volontariamente ad una componente importante, come sono ( o dovrebbero essere) i tifosi, il fatto sconfina nella sensazione di chiedere qualcosa, senza crederci  fino in fondo.

Flavio Vergani


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