Giovanni Pellegatta, Presidente del Pro Patria Club, è un fiume in piena dopo l'umiliante sconfitta dei tigrotti con la Pro Sesto.
Una delusione profonda la sua che esterna in maniera del tutto trasparente nella sua analisi.
Presidente, cosa è accaduto oggi?
Una cosa vergognosa, una sconfitta umiliante.
Per colpa di chi, dei giocatori come per molti o sono altre le cause?
La colpa non è dei giocatori, ma di chi non vuole fare chiarezza in merito alla vicenda societaria. E' inaccettabile questo silenzio, mentre la barca sta affondando.
Colpa di Sgai o di Patrizia Testa?
Di entrambi, la società è allo sbando, per cui la colpa è di chi l'ha portata fin qui, loro sono i responsabili di questa situazione.
Hai avuto modo di parlare con qualcuno della dirigenza?
Ho tempestato il Presidente Citarella di domande per capire se sta pensando a qualche azione forte per dare una scossa alla squadra, ma siamo alle solite: dice che non può agire, che si devono trovare i proprietari ad un tavolo e decidere. Insomma, solito ritornello e intanto la Pro Patria è senza una dirigenza operativa e si rischia il baratro.
Che futuro vedi?
La serie D si avvicina sempre di più, mentre nessuno fa nulla per evitarla, mi sembra una realtà del tutto chiara. L'impressione che il ciclo di Patrizia Testa possa terminare da dove è iniziato è sempre più reale: eravamo in serie D e ci ritroveremo in serie D.
Come Club pensate di manifestare la vostra insoddisfazione in qualche modo?
Ne stiamo parlando in modo informale in queste ore, nel prossimo consiglio metteremo in agenda il tema e decideremo quale sarà la forma migliore per esprimere pubblicamente la nostra insoddisfazione. Ovvio che non staremo a guardare, qualcosa sicuramente faremo.
Flavio Vergani
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