C’è un modo per stare vicino alla squadra in questo momento:
essere ottimisti.
Esercizio non semplice, vista la situazione, ma unico modo
per dare coraggio, nel tentativo di portare a casa la salvezza.
I numeri non invitano all’ottimismo e la situazione societaria
nemmeno, ma occorre esplorare tutte le pieghe della realtà per mettere in
risalto tutto quanto potrebbe servire per centrare l’impresa.
Occorre pensare positivo perché questo è quello che serve.
Raccontarci cosa va male è esercizio facile, persino scontato, serve a sfogarsi,
ma non porta punti in classifica.
Quali sono gli spunti che potrebbero giustificare un
pensiero ottimisti?
Ci sono, basta crederci.
Squadra: I numeri dicono quello che dicono, la Pro Patria è terz’ultima in tutto, goal fatti e goal subiti e quart’ultima in classifica. Diciassettesima posizione, con tre punti in più sarebbe undicesima. Averli, direte e come darvi torto, ma l’ottimismo dice che la salvezza è lì, a portata di mano. I numeri dicono che la Pro Patria, rispetto a inizio campionato, ha imparato a non perdere, ha imparato a pareggiare, deve imparare a vincere. Infatti, le sconfitte non sono moltissime, otto, ma nemmeno le vittorie ( 4), molti i pareggi (12). Nel gruppo delle pericolanti solo Virtus Verona ha perso meno, sette. Il prossimo turno è perfetto per pareggiare i conti. La Pro Patria ha pareggiato moltissimo, ben dodici volte, nessuno nel girone ha fatto meglio, ha vinto pochissimo, solo quattro volte.
Giocatori: Per vincere serve non prendere goal e segnarne
qualcuno. Il futuro ci regalerà il rientro di Lombardoni, che potrebbe essere un’alternativa
agli attuali compagni di reparto e , si spera, Vezzoni che aiuterebbe a dare
qualità al centrocampo. In attacco, il tempo che passa gioca a favore del
ritorno in forma di Pesenti, un giocatore di qualità, ma da troppo tempo ai
box. Con il recupero di Saporetti, Colombo, Bertoni e con un Ferri in più
rispetto a inizio torneo, Mister Prina potrebbe avere una formazione che suonerebbe
così:
Caprile
Boffelli
Lombardoni
Saporetti
Pierozzi
Vezzoni
Bertoni
Nicco
Ferri
Pesenti
Piu
Alternative? Pizzul, Sportelli, Vaghi, Galli, Ghioldi, Brignoli, Fietta, Colombo, Parker. Insomma, una panchina in grado di offrire all’allenatore scelte e non obblighi.
Società: Dalle parole del Presidente Citarella e di Alvino emerge che Patrizia Testa sta operando per riavere la società. Diversamente, non andrebbe a cercare il pelo nell’uovo per invalidare la cessione. Incassati i soldi e questo ormai dovrebbe essere una certezza, se non volesse tornare in sella, saluterebbe e ringrazierebbe Sgai, dedicandosi alla politica. Il motivo del passo indietro non è noto, ma solo ipotizzabile, anzi, facilmente immaginabile, ma interessa poco. Non conta il motivo, ma l’esito.
Con questo, non si vuole fare a tutti costi il tifo per il ritorno di Patrizia Testa, ma, come peraltro condiviso da Alvino durante la nostra chiacchierata di sabato, è logico che i tifosi al momento preferiscano il noto allo sconosciuto. Sgai potrà essere la miglior soluzione della Pro Patria degli ultimi 50 anni, ma quanto sta accadendo al Consorzio non trasmette sicurezza per il futuro. L’ottimismo nasce non solo dal fatto che possa tornare la precedente Presidente, ma che la situazione si sblocchi ridando certezze relazionali a giocatori e staff e sicurezze per il futuro prossimo.
ll Sindaco Antonelli: Potrà piacere o no politicamente parlando, ma la presenza del Sindaco Antonelli alle partite della Pro Patria, trasmette un messaggio positivo che aiuta. I motivi della presenza possono essere letti in molti modi, c’è chi dice che si senta in colpa per aver rapito Patrizia Testa dalla Pro Patria, c’è chi dice che sia solo un modo per trasmettere vicinanza nel post elettorale dopo averlo fatto prima e dimostrare coerenza, c’è chi dice che sia solo opportunismo, ma questo non interessa. Il Sindaco c’è e questo conta, perché trasmette vicinanza, coinvolgimento e sorveglianza sulla situazione. Non sappiamo cosa possa concretamente fare, probabilmente niente, ma se non ci fosse se ne segnalerebbe la mancanza, visto che c’è, occorre individuarne la presenza e confidare in quel poco o tanto che potrà fare.
Ciao Covid: Può sembrare un dettaglio, ma il Covid colpisce random i giocatori. Ovviamente della Pro Patria e delle altre squadre, ma, inutile dire che il recente random ha colpito pesantemente i tigrotti proprio in occasione di tre partite casalinghe alla portata dei biancoblu come quelle col Trento, Piacenza e Lecco. La normalizzazione del contagio, parificherà i valori di tutte le squadre del girone e questo è un elemento di ottimismo. Chi è convinto che la rosa dei tigrotti al completo, più Lombardoni, Vezzoni e Pesenti, sia da retrocessione? Per cui, certamente gli elementi non permettono di stappare lo spumante o sparare i fuochi di artificio, ma certamente aiutano al pensiero positivo in grado di dare speranza all’intero ambiente.
La primavera biancoblu potrà sbocciare solo credendoci e
credendo a quello che non è facile credere.
Proviamo a pensare positivo, non costa nulla!
Flavio Vergani
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