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La Pro Patria non vince neppure con il Legnago, nonostante il vantaggio realizzato da Piu.

Se la vittoria avrebbe potuto far chiudere un occhio, anzi tutti e due, a riguardo della pessima prestazione in termini di gioco, il pareggio mette in luce antichi difetti della squadra.

Ancora una volta rimontata, ancora una volta nei minuti finali, un ritornello ormai noto al quale non si riesce a trovare soluzione.

Evidentemente i cambi, che ci si ostina a fare con cervellotiche scelte a volte sconcertarti, non portano tutto questo beneficio, anzi, viene da dire il contrario.

Il cambio di oggi che ha tolto dal campo Piu, migliore in campo e l'unico in grado di impensierire la difesa ospite, ha lasciato sbigottiti.

La Pro Patria non è nota per avere attaccanti di ruolo così temuti dalle difese avversarie e i numeri parlano chiaramente, togliere l'unico che garantisce una performance sufficiente è parso deleterio.

Parker, come ha ammesso tempo fa mister Prina, era stato ritenuto il miglior centravanti da lui allenato, per cui capiamo la stima, ma il giocatore di quest'anno è la brutta copia di quello osservato lo scorso anno, per cui, non crediamo ci sia l'obbligo di schierarlo a tutti i costi.

Che giocatori professionisti non abbiano nella gambe 90 minuti è una favola da raccontare a qualcun'altro.

Forse sarebbe andata a finire allo stesso modo? Può darsi, ma sarebbe il caso di fare un taglio a questa girandola di sostituzioni che confondono per prima la Pro Patria e non portano mai a benefici tangibili.

La qualità della Pro Patria e la profondità della rosa è nota ai sassi, fingere di avere dei jolly in tasca che si rivelano delle "matte"ha fatto il suo tempo. Se poi, la girandola di sostituzioni, tocca giocatori che in quel momento non danno segni di stanchezza e stanno avendo una performance del tutto soddisfacente, qualcuno dovrebbe spiegare il vantaggio di averlo tolto a favore di chi ha interpretato il ruolo di un fantasma in area di rigore.

Il pareggio potrebbe costare caro alla guida tecnica, visto che il cambio sembra essere l'unico modo per scuotere una squadra che non sa più vincere neppure con squadre di pari livello qualitativo.

"Chi è alla TESTA di questa società" è quanto scritto dal Pro Patria Club a riguardo della situazione societaria che ancora vive nel limbo dei silenzi ufficiali degli attori della cessione più creativa e incredibile mai realizzata nella storia del calcio.

Quanto visto in campo è la logica conseguenza di quanto scritto dai tifosi. Potrebbe essere solo l'inizio, visti i rumors per nulla rassicuranti che si sentono nell'aria.

Insomma, se ci cercava un modo perfetto per rendere la vita difficile ai giocatori, lo si è trovato.

Chi dagli spalti grida ai ragazzi di "svegliarsi" e di "tirare fuori le palle", dovrebbe avere identico coraggio di gridare le stesse cose a chi ha creato questa situazione fuori dal campo, evitando magari facili  "social like" leccaculisti giusto per il gusto di fare l' inchino a tutti i costi e in tutte le occasioni, opportune e non opportune.

C'è chi l'inchino ha provato a farlo all'isola del Giglio, naufragando miseramente e facendosi compatire dal mondo intero.

Se vi piace così...

Flavio Vergani


AURORA PRO PATRIA 1919 – F.C. LEGNAGO SALUS       1 – 1    (1 – 0)

Marcatori: 46′ p.t. Piu (PPA); 42′ s.t. Contini (LEG).

 

AURORA PRO PATRIA 1919 (3-5-2): 1 Caprile; 6 Sportelli, 13 Boffelli, 5 Molinarii; 11 Pierozzi (23′ s.t. 17 Vezzoni), 10 Nicco, 16 Fietta, 25 Ferri (43′ s.t. 8 Brignoli), 3 Galli (23′ s.t. 21 Colombo); 7 Stanzani (43′ s.t. 30 Castelli), 27 Piu (23′ s.t. 9 Parker).

A disposizione: 12 Mangano, 22 Bergamo, 2 Vaghi, 4 Saporetti, 23 Ghioldi, 24 Giardino, 31 Caluschi. All. Sala (Prina squalificato).

 

F.C. LEGNAGO SALUS (4-3-1-2): 1 Corvi; 44 Maggioni (12′ s.t. 3 Rossi), 30 Gasparetto, 6 Bondioli, 2 Ricciardi; 23 Lollo, 8 Yabre (28′ s.t. 9 Alberti), 10 Rolim De Genova (12′ s.t. 11 Sgarbi); 26 Giacobbe (1′ s.t. 4 Antonelli); 18 Contini, 29 Buric (27′ s.t. 21 Gomez).

A disposizione: 90 Rossini, 5 Pellizzari, 7 Lazarevic, 14 Stefanelli, 16 Bruno, 17 Salvi, 20 Zanetti.

 

ARBITRO: Luigi Catanoso di Reggio Calabria (Franck Loic Nana Tchato della Sezione di Aprilia e Antonio Junior Palla della Sezione di Catania. Quarto Ufficiale Gabriele Restaldo della Sezione di Ivrea).

 

Angoli: 1 – 2. 

Recupero: 1′ s.t. – 4′ s.t.

Ammoniti: Giacobbe, Bondioli, Antonelli (LEG); Galli, Nicco (PPA).

Espulsi: Alberti (LEG) al 45′ s.t. per fallo a palla lontana su Colombo.

Note: Serata fresca e ventilata. Terreno di gioco in buone condizioni.

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