E' diventato argomento irritante ormai non conoscere in modo trasparente cosa si nasconde dietro questo gioco di ping-pong tra i soggetti coinvolti, in quanto non ho ancora compreso le vere intenzioni dei protagonisti.
Ambiguità delle parti che non fanno dichiarazioni esplicite in merito alla
situazione reale, solo figlia di ipotesi e supposizioni soggettive secondo le
interpretazioni di organismi esterni.
Questo teatrino di scarico di ogni responsabilità nella questione del
trasferimento delle quote, legato al versamento in denaro o al ritardo
temporale nella esecuzione dello stesso che ha disatteso le clausole
contrattuali previste, deve essere definito immediatamente, pena riflessi
negativi che devono essere assolutamente evitati onde non destabilizzare
equilibri delicati che ci devono portare a garantirci la permanenza preziosa
nella categoria.
Le comparsate in tribuna dei "rappresentanti"!! di SGAI unite ai
sorrisi di circostanza in presenza del nostro sindaco, testimonianza formale di
partecipazione della istituzioni alle vicende della nostra squadra, non
costituiscono certamente assicurazioni concrete in merito ad una soluzione a
breve positiva.
In estrema sintesi cosa si aspetta a convocare una risolutiva conferenza
stampa dove vengano stabiliti PUNTI FERMI ed annuncio definitivo in relazione
alla reale proprietà della società?
In tale sede, e forse chiedo troppo, sarebbe auspicabile avere notizie anche
in relazione ad un piano evolutivo sul progetto futuro Pro Patria che ci
chiarisca la reale dimensione delle capacità economiche ed il disegno di
sviluppo della proprietà che noi tifosi ci meritiamo.
Preferisco avere subito chiaro quale domani dobbiamo attenderci per non
coltivare false speranze condite da future delusioni, onde non costruire
castelli di sabbia perché purtroppo la nostra infanzia é ormai solo un lontano
ricordo.
Questi silenzi complicati fanno troppo rumore e forniscono adito ad
interpretazioni talvolta fantasiose talvolta pessimistiche che, come già
segnalato, costituiscono alimento per aumentare lo stato di ansia e di sfiducia
dilagante nella tifoseria.
Non dimenticando le vicende di campo la pareggite, subdolo virus ormai
endemico che azzera la casella delle sconfitte ma non incrementa di punti
significativi la nostra classifica, abbisogna di un vaccino adatto in dosi
importanti ed immediate perché illude solamente di positività il nostro
percorso.
E' quindi il momento forse di osare maggiormente schierando formazioni più
aggressive, aumentando sicuramente la componente di rischio ma essendo più
propositivi in fase di attacco e ricordando sempre che se la sfera è nei nostri
piedi gli avversari non possono certamente costituire pericolo.
Ovviamente questo richiede probabilmente uno sforzo singolo più importante
ma con il ritorno in organico operativo di tutti i componenti, gravati fino ad
oggi da virus ed infortuni vari, anche le possibilità di sfruttamento delle
nostre risorse, a mio avviso assolutamente competitive nei confronti della
concorrenza, sono evidentemente più ampie.
Attendiamo quindi la prima scossa per il ritorno alla vittoria perché da ora
in poi, senza ma e senza se, questo deve essere il nostro obiettivo in quanto
ricordiamoci sempre che "vincere aiuta a vincere".
Non presunzione quindi ma solo coscienza dei propri mezzi!!
Sandro Lupidi
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