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Gemellaggio Pro Patria Club

L'inseguimento all'arbitro Pieri

Ultrà insieme prima della partita


L'arrivo a Busto della Triestina è sempre un ritorno al passato che muove le corde delle emozioni nostalgiche.

Chi fa parte della famiglia Pro Patria da sempre ha da raccontare un ricordo di un momento importante richiamato dall'arrivo dagli alabardati.

Si parte dai ricordi più semplici e scontanti, quelli evocati dagli ex Francesco Giorno e Vincenzo Sarno, ora in maglia triestina, per arrivare a quelli più importanti.

Sicuramente, per il nostro club, il ricordo più forte vola verso il 1977, quando con la presidenza Gildo Pozzi, fu realizzato un gemellaggio storico che legò i nostri colori con quelli triestini per dipingere un quadro di amicizia sportiva di grande valore.

Un gemellaggio non così frequente ai tempi che fu precursore di tanti altri momenti belli delle tifoserie.

Ricordi di tante partite combattute, ma anche con partite che sono entrate nella storia della Pro Patria per quanto accaduto in campo. Come quel 7 Giugno 1998, quando l'arbitro Pieri si rese protagonista di una direzione di gara scandalosa, negando ai tigrotti la qualificazione al turno successivo dei playoff.

Un giorno che è rimasto nella storia anche per l'invasione di campo dei tifosi bustocchi, con un Lele Magni in versione " Marcelo Jacobs", che solo il robusto cancello in ferro degli spogliatoi fermò, proprio ad un passo dall'afferrare la preda.

Sabato, gli ultrà della Pro Patria assisteranno alla partita dopo un momento di incontro con gli ultrà triestini per rinsaldare l'amicizia tra le due tifoserie.

Insomma, il lato bello del calcio che quando supera le rivalità sa dare il meglio di sè stesso.

Nelle foto tratte da www.bustocco.it ( grazie!!), alcuni momenti di storia biancoblù.



Flavio Vergani 



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